Skriniar: "San Siro lascia senza fiato. Inter club dei miei sogni"
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Data: 26/08/2018 -

Skriniar: "San Siro lascia senza fiato. Inter club dei miei sogni"

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Il difensore slovacco tornerà in campo contro il Torino e si racconta: "Da piccolo sognavo di giocare per un top club e questi colori mi hanno permesso di soddisfare questo mio desiderio. Tornare in Champions bello per me e per i tifosi"
Il difensore slovacco tornerà in campo contro il Torino e si racconta: "Da piccolo sognavo di giocare per un top club e questi colori mi hanno permesso di soddisfare questo mio desiderio. Tornare in Champions bello per me e per i tifosi"

L'Inter si appresta a fare il suo ritorno a San Siro, dove la vittoria manca dal 4-0 rifilato al Cagliari il 17 aprile scorso. Poi le due sconfitte con Juventus e Sassuolo. Ora l'obiettivo di riscattare il passo falso del Mapei Stadium all'esordio proprio contro i neroverdi. Al centro della difesa, a differenza di quanto accaduto sette giorni fa, ci sarà Milan Skriniar, che pare aver recuperato dall'infortunio che lo ha tenuto out alla prima stagionale.

"Tornare a San Siro è sempre bello - ha raccontato il difensore slovacco ai microfoni del sito ufficiale per la rubrica Matchday-programme - è uno stadio che ti lascia senza fiato. Quando ci sono entrato per la prima volta da avversario, non ho resistito e mi sono fatto un selfie. Il tutto accompagnato da quella sensazione di trovarti in un posto fantastico". Ci tornerà fra qualche ora, dunque. Con la maglia nerazzurra sulle spalle: "Per me l'Inter significa tanto. Da bambino sognavo di giocare un giorno per una grande squadra e ci sono riuscito alla grande. Sono in un top club ed essere tornati in Champions è bellissimo per me e per i tifosi".

Anche l'idolo di sempre dalla Milano nerazzurra ci è passato eccome: "Guardavo sempre Ronaldo il Fenomeno, perché da piccolo giocavo attaccante. La prima partita che ho visto è stata della mia nazionale, un Slovacchia-Repubblica Ceca se non ricordo male. Ero con la mia famiglia e quello che ricordo bene è l’atmosfera che c'era: il calcio dei grandi li a pochi passi, una cosa incredibile, difficile da dire"

Andato via di casa a 12 anni per inseguire il suo sogno, coltivato fin da subito: "Il primo regalo di natale che ho ricevuto è stato un paio di scarpe da calcio. Avevo 5 o 6 anni, è un momento che mi porto dentro tutt'ora. Cibo? Vado matto per le trofie al pesto. È il primo italiano che apprezzo di più per distacco. Vado matto anche per gli halusky, una pietanza tipica delle mie parti". Stasera, però, ci sarà poco tempo per pensare a cosa mangiare. A San Siro arriva il Torino. L'Inter ha un solo obiettivo, ripartire con i tre punti



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