Sole e quasi 25 gradi, allenamento terminato, tutti sotto la doccia. Tutti sì, ma non lui. "Aspetta, rimango a lavorare un altro po'". In tanti ad attendere dietro la porta, con Davide sono abituati in questo modo. Sì, 'Davide', perchè a Siracusa lo chiamano tutti così: Baiocco è ormai uno di casa e i tifosi lo amano. "Capitano, una foto. Senti, ma davvero hai 40 anni?", e via i sorrisi, le strette di mano e le lunghe chiacchierate. Proprio con tutti. E adesso che il clima è già quello di festa, ciascuno dei presenti non può far altro che ringraziare uno dei principali protagonisti di una possibile storica promozione tra i professionisti.
Proprio così, perchè al Siracusa manca un solo punto per salutare la Serie D e C... onquistare la Lega Pro. Sarebbe un'altra promozione, l'ennesima in carriera per l'ex centrocampista della Juventus e la seconda a Siracusa dopo quella ottenuta nel 2011/12, quando la squadra guidata in panchina da Sottil e capitanata da Baiocco ottenne sul campo una Serie B sfumata soltanto per inadempienze societarie. Adesso sono passati quattro anni e la storia potrebbe ripetersi: "E' stata una stagione dura, difficile, che ci ha temprato tantissimo, ma la cosa più importante è che adesso ci siamo quasi - ha detto Baiocco in esclusiva ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com - Ora dobbiamo solo completare l'opera e domenica, contro il Rende, guadagnarci quest'ultimo punto che ci darà la matematica certezza di aver vinto il campionato. Il segreto di questo posto? Credo sia una questione d'affetto. Innanzitutto ci sentiamo a casa, vogliamo bene a questa gente e il nostro obiettivo è rendere felice tutto l'ambiente, regalando a questa città ciò che le era stato tolto. Dopo quello che è successo quattro anni fa, poter ridare a questa piazza il professionismo sarebbe motivo di grande felicità e di grande orgoglio". Eppure la stagione non era iniziata nel migliore dei modi: un solo punto in quattro partite e ultimo posto in classifica. Poi la svolta, con la decisione di affidare la panchina nuovamente ad Andrea Sottil: "Quest'estate, quando ho deciso di tornare, ero sicuro della bontà del progetto, anche se nel calcio come nella vita non esistono certezze - continua il centrocampista - Di sicuro la scelta della società di puntare su un gruppo vincente ci ha permesso di esprimerci al meglio, poi l'arrivo di Sottil ha dato quella svolta decisiva che ci ha consentito di raggiungere grandi risultati".
Risultati sotto gli occhi di tutti: classifica scalata passo dopo passo grazie ad un incredibile ruolino di marcia, nessuna sconfitta in tutto il girone di ritorno e miglior attacco del torneo. Con Baiocco praticamente sempre protagonista in campo, anche se una frattura alla costola rimediata nello scontro diretto contro la Cavese lo ha costretto a chiudere in anticipo la stagione: "Ti giuro che è davvero durissima dover assistere da fuori alle partite decisive. E' stato un anno particolare: prima ho stretto i denti e ho giocato con due piccole fratture al piede, poi le cinque giornate di squalifica, adesso questa botta che purtroppo mi ha fermato. Ma sai cosa mi pesa di più? Non essere in campo con i miei compagni a sudare durante la settimana". Sì, perchè nonostante la carta d'identità alla voce 'anno di nascita' reciti '1975', Davide Baiocco è sempre il primo ad arrivare agli allenamenti e l'ultimo ad andare via. E non ha nessuna intenzione di fermarsi: "Dovrei stare fermo per 30/40 giorni, ma non ce la faccio, è più forte di me. Cerco di stare attento e restare lontano dal campo, ma per me è praticamente impossibile. Ho riflettuto anche in vista della prossima stagione, penso che la cosa bella sia che il fisico ti permetta di scegliere se giocare ancora oppure no". Impossibile non chiedere come si faccia a mantenere questi ritmi a 40 anni suonati. "Beh, in realtà domenica saranno 41 - conclude sorridendo l'ex Brescia e Perugia - e se, come spero, quel giorno dovessimo conquistare una promozione che abbiamo inseguito tutto l'anno, potrebbe davvero essere uno dei compleanni più belli della mia vita". 'Il capitano' è pronto a festeggiare. Intanto, a Siracusa, la torta è già pronta...