E’ iniziata da qualche giorno sulla panchina della Ternana l’avventura di Ferruccio Mariani, che ha preso il posto dell’esonerato Sandro Pochesci. L’obiettivo è quello di condurre la squadra ad una salvezza difficile, che andrà sudata fino all’ultimo minuto della stagione. Chi lo conosce bene è Gigi Simoni. Già, perché l’ex tecnico dell’Inter lo ha allenato nel Pisa e nella Carrarese, prima di averlo come vice sulla panchina di CSKA Sofia, Ancona, Napoli e Siena: “Con lui in campo portai il Pisa due volte in A – racconta Simoni ai microfoni del Corriere dello Sport stamani in edicola – ma in entrambi i casi me ne andai perché avevo sempre dei problemini con Anconetani. Ferruccio mi rimase sempre fedele, tanto che qualche anno dopo mi raggiunse alla Carrarese. Pensavamo del calcio le stesse cose e anche in panchina, quando è stato mio vice, ho sempre potuto contare sul suo aiuto. Come me pensava che alla base del lavoro ci dovesse essere rispetto reciproco fra allenatore e giocatori. Questo è sempre stato un aspetto molto importante per noi”. Praticamente 40 anni di carriera e di campo per Simoni, dagli inizi con il Genoa nel 1975 agli incarichi da dirigente di oggi. Una grande certezza: “Se mi manca il calcio? Ormai sono andato in pensione… sono del 39’ e nel ’55 ero già un giocatore della Fiorentina che vinse lo Scudetto. Sono stato sui campi da calcio per 60 anni, direi che sono contento della carriera che ho fatto”. Un calcio diverso, in cui i soldi erano sì importanti ma rappresentavano comunque un aspetto secondario: “All’Inter ho allenato grandi campioni – continua Simoni, ma questi non erano prime donne. Giocatori come Ronaldo e Pirlo giocavano con una passione illimitata. Adesso invece è diverso, i giocatori non accettano il valore della società”
Data: 02/02/2018 -