Start. Inizia oggi a Zafferana Etnea il ritiro precampionato della Sicula Leonzio (Serie C). Pomeriggio tipico di un’estate rovente, niente più relax però per gli uomini di Paolo Bianco, solo sacrificio e sudore. È proprio Bianco il primo a scendere in campo e lo fa per preparare i percorsi che poco dopo la sua squadra si appresterà a fare. Prima dell’inizio però, c’è il tempo per qualche battuta ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com:
“Da maggio a ora ho già fatto troppa vacanza, non vedevo l’ora di tornare in campo. Raramente sono stato due mesi lontano da un rettangolo verde. Sono felice, ogni anno è una nuova emozione, vera e autentica. Oggi provo l’emozione come fosse il primo giorno di scuola”. Tra presente e passato la Sicilia rimane un filo conduttore: “La Sicilia è una terra a cui sono molto affezionato. Da calciatore prima, da allenatore adesso: fino a qualche settimana fa sono stato a Siracusa con la mia famiglia, ora mi ritrovo qui”, le parole dell’allenatore della Sicula.
Bianco si racconta: “Da allenatore le responsabilità sono diverse. Se da calciatore puoi permetterti di staccare a tratti la spina, da allenatore no, non si stacca mai. Cerco di essere sempre me stesso, sto ancora imparando e continuerò a farlo perché non si smette mai di imparare. Quando pensi di saper tutto è finita. Vorrei mi dicessero di essere una persona vera e leale, prima di tutto”.
Il valore fondamentale della tattica, ma ancora prima della mentalità al centro del suo progetto: “Mi piace studiare gli avversarsi, per far sì che la mia squadra migliori sul campo giorno dopo giorno. Voglio una squadra equilibrata, che per tutto l’anno dal primo all’ultimo minuto proverà a fare la partita senza aspettare l’avversario. La mentalità è la chiave fondamentale e sarà compito mio saperla trasmettere. Ho scelto di rimanere in questo girone perché ritengo sia il più difficile e di conseguenza quello che possa lasciare di più il segno nella mia esperienza”, ha aggiunto Bianco.
Che poi svela un retroscena che lo ha spinto a intraprendere la carriera di allenatore: “Ho avuto l’idea di fare questo mestiere quando ho incontrato Marco Giampaolo per la prima volta a Cagliari,mi ha trasmesso valori tecnici e tattici ma prima di tutto umani ed stato il mio punto di riferimento per anni. Anche adesso che non ci sentiamo spesso ma solo quando abbiamo bisogno. Importante per la mia visione di gioco è stato anche l’aver incontrato grandi allenatori come Allegri al Cagliari, Conte all’Atalanta e di Francesco al Sassuolo. Ho iniziato con i più piccoli proprio a Sassuolo, ma sono due modi di fare calcio totalmente diversi, è stata la Primavera a farmi capire di poter fare questo mestiere”. E ora la Sicula, Serie C, la nuova sfida di Paolo Bianco.