Show Cholito, magia Ninkovic, ma una rimonta pazzesca regala al Palermo la prima vittoria firmata Corini. La decide Trajkovski, trequartista macedone arrivato in Sicilia per novecento mila euro (allo Zulte Waregem) nell'estate 2015, al termine di un partita che la prima emozione la regala dopo appena duecentotrenta sei secondi. Palla in profondità, tocco di Rigoni e quinto gol italiano (quarto al Ferraris) per Giovanni Simeone, che raddoppia nella ripresa (dopo il pareggio di Quaison) e poi si traveste da assist man, regalando a Ninkovic la palla per la magia del 3-1.
È il sessantacinquesimo, festa rossoblù pronta ad esplodere. Esame di maturità, "e gara più importante della stagione", come l'aveva definita Juric alla vigilia, pronto ad essere superato. A stravolgere la storia dei novanta minuti di Genova e a rovinare i piani rossoblù ci pensano però lo stacco vincente di testa di Goldaniga, il tocco di Andrea Rispoli e l'esplosione di gioia firmata Aleksandar Trajkovski, entrato al posto di Cionek a dieci minuti dal triplice fischio. Game over a Marassi, c'è solo il tempo per il rosso a Perin (spintone a Nestorovski) ma il risultato non cambia più. Pazzo Palermo al Ferraris, prima gioia Corini. Incubo interrotto, dopo nove lunghissime giornate di buio torna la luce. Ad accenderla i riflettori di Marassi, a illuminare l'impresa dei ragazzi di Corini. Che in panchina non ha mai smesso di crederci, come i giocatori in campo.
Il Genoa? "Mi è piaciuto, e so che è strano dirlo dopo un risultato del genere. - così Juric dalla pancia dello stadio - I ragazzi però mi sono piaciuti, i giovani in campo oggi hanno fatto bene. È mancata un po' di malizia, l'uomo a congelare la partita sul 3-1. Ci è girata anche male, sul gol nostro annullato e il loro forse in fuorigioco. La perdita di Veloso poi è stata importante". Bicchiere mezzo pieno, nonostante la pazzesca rimonta subita. "E ora è il momento di stare vicino ai miei ragazzi". In casa Palermo, invece, è quello di festeggiare. Ultimo posto in classifica abbandonato, Empoli a cinque lunghezze. Grazie a una rimonta incredibile, targata Corini.