Dinamo Kiev-Napoli avrà uno spettatore speciale in tribuna, vecchia conoscenza del calcio italiano. Andriy Shevchenko tiferà per la sua squadra del cuore, consapevole della forza degli ucraini, che l'anno scorso passarono il turno eliminatorio di Champions in un girone piuttosto complicato:
"La Dinamo è una buona squadra" - dichiara Shevchenko nel corso di un'intervista concessa al Corriere dello Sport - "È reduce dalla conquista di due campionati ucraini e nella Champions League 2015-2016 ha fatto molto bene. Ha conquistato il secondo posto nel girone vinto dal Chelsea andando a vincere in casa del Porto. Poi negli ottavi è stata eliminata dal Manchester City che è arrivato fino in semifinale. Ha un ottimo allenatore, Rebrov, che è stato anche un grande attaccante del club. Il suo punto di forza è Yarmolenko, insieme al gruppo e al pubblico. Lo stadio Lobanovski sarà tutto esaurito. A Kiev non è facile giocare. Napoli, Benfica e Besiktas? Sono tutte squadre fastidiose, che possono ottenere qualsiasi risultato. Sarà certamente un girone equilibrato. Secondo me non ci sono favorite".
Sheva suggerì Yarmolenko al Milan: "Mi piace molto, punta sempre l’avversario. Gioca sempre uno contro uno. È molto alto e potente. In nazionale e nella Dinamo fa la differenza. Yarmolenko è sicuramente uno dei giocatori della Dinamo che potrebbe fare bene in A, poi ci sono tanti ragazzi giovani. Yarmolenko però è già pronto, ha 26 anni, gli altri devono crescere, maturare. Non è facile giocare con profitto in Serie A". Intanto per l'ex Milan è iniziata l'avventura da ct della Nazionale ucraina: "Siamo partiti subito con le qualificazioni per Russia 2018. Abbiamo pareggiato la prima partita contro l’Islanda, ma abbiamo sbagliato un rigore alla fine. Meritavamo di vincere. Sicuramente l’Islanda è una squadra fastidiosa, arcigna. Giocano insieme da tanti anni. Sono pericolosi sui calci d’angolo e sulle rimesse laterali. È difficile farle gol, molto difficile. Tassotti? E' un grande tecnico e un grande uomo, ha una notevole esperienza di calcio. E poi ci conosciamo da molto tempo".
Napoli? Team tosto, che può dire la sua in campionato: "E’ una squadra che gioca a memoria. Mi piace molto il suo modo di stare in campo. Higuain? Quando perdi un centravanti da 30-40 a gol a campionato, forse non ti pesa per qualche partita, ma a fine stagione è difficile che tornino i conti senza averlo sostituito adeguatamente. Anche in questo campionato Juventus, Roma e Napoli mi sembrano le squadre più equilibrate". Favorite per la Champions? "Troppo presto per dirlo, bisogna vedere chi ci sarà dagli ottavi di finale in poi. Il Bayern di Ancelotti? Penso che possa arrivare in finale. Sarei molto contento per lui". In chiusura d'intervista l'ex sette dei rossoneri parla del Milan: "Non voglio ancora commentare il dopo Berlusconi e non so dove possa piazzarsi il Milan. Montella dopo aver perso contro l’Udinese, Montella ha detto che gli mancano dei giocatori. Se non glieli comprano... Io di nuovo nel club? Si sa quale è il mio rapporto con i rossoneri. Adesso sto muovendo i primi passi come allenatore. Penso solo a fare bene con la nazionale".