Andriy Shevchenko è stato insignito del Premio Liedholm. La premiazione, per l'ex allenatore dell'Ucraina e del Genoa, è avvenuta questo pomeriggio presso Villa Boemia, tenuta dove l'allenatore svedese ha vissuto dalla metà degli anni settanta fino alla sua scomparsa, nel 2007. Shevchenko, al momento della premiazione, oltre a ricordare l'ex giocatore e allenatore svedese, oltre a rilasciare alcune dichiarazioni sulla guerra in Ucraina.
Le parole di Shevchenko al premio Liedholm
"Sono felice di essere qui, di aver vinto questo riconoscimento prestigioso. E' un grande onore, ci sono tanti collegamenti con Liedholm" - così a esoridto Shevchenko, ritirando il premio. "Io sono cresciuto in Ucraina e lì il nome importante era quello di Valerij Lobanovskyj, sia come uomo che come allenatore". A unire le due figure, ovviamente, i trascorsi al Milan: "Quando sono arrivato nel Milan ho sempre sentito parlare con grande rispetto di Liedholm, un grande allenatore che ha fatto esordire il mio caro amico Paolo Maldini e di cui mi ha spesso parlato anche il mio assistente Mauro Tassotti".
Riguardo il momento che sta vivendo l'Ucraina: "Sono felice per questo premio ed ancora di più per come l'Italia ha accolto i cittadini ucraini. Siamo sotto attacco dei russi che continuano a bombardare le nostre città. Spero che gli italiani continueranno ad avere un grande cuore nei confronti del mio popolo".