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Data: 22/08/2021 -

Raspadori e Piccoli, che partenza! Sassuolo, Atalanta (e Mancini) sorridono

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Partenza sprint in questa Serie A per Raspadori e Piccoli, presente e futuro del calcio italiano. Per loro sarà l'anno della consacrazione?
Partenza sprint in questa Serie A per Raspadori e Piccoli, presente e futuro del calcio italiano. Per loro sarà l'anno della consacrazione?

In gol alla prima giornata. Un 2000 e un 2001. Ragazzini, che però pian piano - e forse neanche così piano - si stanno prendendo la scena. C’è lo zampino di Giacomo Raspadori e di Roberto Piccoli nelle vittorie di Sassuolo e Atalanta, rispettivamente contro Hellas Verona e Torino.

Il futuro sorride all’Italia ma in realtà i tifosi sorridono già adesso, pensando ai gol di questi due piccoli baby bomber italiani. 

 

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Raspadori: da campione d'Europa a protagonista in Serie A?

Neanche lui si aspettava la convocazione per l’Europeo concluso lo scorso luglio. Figuriamoci poi vincerlo. Giacomo Raspadori ha solo 21 anni e ha già realizzato uno dei più grandi sogni di tutti quei ragazzini che iniziano a calciare un pallone nel parchetto sotto casa.

 

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Roberto Mancini non lo aveva ancora tenuto in considerazione precedentemente all’ultimo meeting di Coverciano prima dell’Europeo vinto dalla sua Italia. Poi, lo ha reso un piccolo “Pablito” Rossi a cui regalare un sogno, per regalarsi una carta a sorpresa in più da giocare.

La vittoria a Euro 2020 non è passata principalmente tramite lui, visti i soli 15 minuti giocati, ma quei 6 gol segnati in 27 partite col Sassuolo - 14 da subentrato - nella stagione scorsa, promettono bene anche per la Nazionale.

 

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Contro l’Hellas Verona ha esordito alla grande nella Serie A 2021/22 appena cominciata: vittoria per 2-3 al Bentegodi e gol sfruttando velocità, potenza e controllo di palla in corsa, a superare la difesa. Inoltre, non giocando da prima punta ma da trequartista alle spalle di Ciccio Caputo, mostrando anche tanta duttilità.

"Raspadori può giocare benissimo dietro a Caputo e lo ha dimostrato anche oggi, Ciccio e Giacomo si intendono a meraviglia", ha detto il nuovo allenatore neroverde Alessio Dionisi, al termine della gara. Cos'altro ci saprà mostrare il piccolo grande Giacomo?

Piccoli: il vivaio dell'Atalanta non tradisce mai

È risaputo che il settore giovanile dell’Atalanta sia uno dei migliori in assoluto in questi ultimi anni. Il vivaio bergamasco sta vivendo un periodo d’oro e uno dei capisaldi di questo periodo sarà sicuramente il bomber Roberto Piccoli. Soprattutto se costruirà la carriera che ci si aspetta da lui.

 

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L’anno scorso la prima grande occasione, passato direttamente dalla Primavera del club a una squadra di Serie A: lo Spezia ancora allenato da Vincenzo Italiano, autore di un’impresa storica.

Piccoli e lo Spezia, insieme, al loro primo anno di A, quasi per consacrarsi. L’anno è stato proficuo ma sicuramente si poteva fare anche di più: Italiano gli ha concesso 20 partite - solo 8 da titolare - dove il bergamasco classe 2001 ha segnato 5 reti (al Cagliari ma anche a Inter, Roma, Napoli e proprio alla sua Atalanta).

 

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Ieri sera, poi, il primo gol alla primissima giornata di Serie A: subentrato da 10 minuti, al 93’ ha segnato l’1-2 decisivo in casa del Torino. "Un'emozione bellissima. È stato bellissimo andare ad esultare sotto lo spicchio dei nostri tifosi, che per fortuna sono tornati a sostenerci. Mi è arrivata la palla e mi sono fatto trovare pronto. Da bergamasco è bellissimo segnare con questa maglia, ho sempre tifato Atalanta", ha detto l'attaccante nel post-gara a DAZN.

Intanto, però, lo Spezia sta provando da giorni a riportarlo in Liguria ma chissà se Roberto non possa rimanere nella sua Bergamo e diventare un nuovo fulcro dell’Atalanta di Gasperini già questo’anno.

Il futuro è azzurro

Ad ogni modo Piccoli, insieme proprio a Raspadori, può rappresentare un futuro roseo per il calcio italiano - e magari per la futura Nazionale. Una cosa è certa: che già nel presente Raspadori e Piccoli daranno battaglia a Immobile e Belotti.

I due promettono un importante ricambio generazionale all’Italia, in vista anche delle prossime competizioni internazionali. Nel mirino, magari, c’è già Qatar 2022.

A cura di Lorenzo Gentile.



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