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Data: 09/09/2017 -

Serie A, l'analisi di Zaccheroni: “La Juve la squadra da battere, il Torino la possibile sorpresa"

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Di sicuro si può dire che ci troviamo di fronte a un torneo destinato a essere più combattuto degli ultimi perché il livello delle rose più importanti si è alzato. Quasi tutte le squadre di prima fascia hanno un doppio organico”. Inizia così, l’intervista di Alberto Zaccheroni che, ai microfoni di Tuttosport, si è lasciato andare ad un’analisi quanto mai dettagliata delle squadre del nostro campionato. Con la squadra da battere che resta ancora la Juventus: “Sì, perché è la società più attrezzata a gestire le turbolenze interne che si presentano durante la stagione. E ha acquistato giocatori che rappresentano valide alternative ai titolari”. Subito sotto, però, il Napoli di Sarri: “Nella scorsa stagione la squadra di Sarri ha pagato un girone di andata non esaltante. Ma se saprà ripartire dal ritorno e confermare quel rendimento, saranno guai per tutti. Unico limite del Napoli può essere questo: quando le cose vanno bene, l'entusiasmo è a mille e si respira grande coesione tra squadra, club, proprietà e ambiente. Ma nei momenti complicati, come abbiamo visto nella scorsa annata, si crea qualche incomprensione dialettica tra De Laurentiis e Sarri che può disorientare la squadra. Ma ormai Hamsik e compagni giocano a memoria e l'organico è sempre più ampio”.

Per Zaccheroni, da monitorare con attenzione c’è l’Inter di Spalletti:L'Inter mi piace molto. Ha giocatori che spostano gli equilibri. Prendiamo quello che ha fatto Icardi all'Olimpico con la Roma. E' stato straordinario. Certo, l'Inter poi può avere qualche problema perché è una formazione storicamente nervosa e se ci sarà qualche risultato negativo potrebbe cambiare l'aria. Ma Spalletti è un allenatore navigato: sa cosa fare”. E il Milan? “I rossoneri hanno un grande vantaggio: non hanno l'obbligo di vincere lo scudetto come Juventus e Napoli. Ma devono solo arrivare tra le prime quattro. Basterebbe il 4° posto per soddisfare l'ambiente. Il mercato fatto mette pressione? In parte sì, ma è una pressione che deve portare al 4° posto, non di più”.

Elogi importanti anche per la Roma di Di Francesco, che può contare su una rosa quanto mai importante: “Di Francesco è nuovo ma conosce bene l'ambiente. E l'ambiente gli vuole bene per il suo passato da calciatore giallorosso. Questo gli concederà molti bonus. E poi guardiamo la rosa: quanti hanno un centrocampo con Strootman, De Rossi e Nainggolan? Sono calciatori che spostano gli equilibri”. In casa Lazio, invece, a spostare gli equilibri ci pensa Milinkovic Savic. “Per i biancocelesti ho qualche dubbio per quanto riguarda la difesa. Ma da centrocampo in su è molto affidabile. Milinkovic Savic? Eccezionale. Pensavo che avrebbe avuto più mercato quest'estate. Sarebbe stata la mia prima scelta. Tra un anno lo vorranno tutti: Lotito potrà venderlo a 40-50 milioni di euro. Questa stagione aumenterà la sua valutazione. Un giocatore così potrebbe giocare titolare nel Real Madrid”.

Chiusura dedicata al Torino. Per Zaccheroni, la versa sorpresa potrebbe essere proprio la squadra di Sinisa: Il Torino: potrebbe entrare tra le prime quattro. Spero, dicendo così, di non mettere pressione al mio amico Sinisa. Ma, anno dopo anno, questa squadra continua a crescere. Ha Belotti, il centravanti che tutti desiderano, e giocatori interessanti che vogliono rifarsi dopo qualche delusione nelle “grandi”, come Niang”.



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