Serie A, la flop11 dell'anno solare
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Data: 26/12/2016 -

Serie A, la flop11 dell'anno solare

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Tempo di bilanci per la Serie A: migliori giovani, migliori vecchi e…peggiori. I flop, purtroppo, ci sono sempre, giocatori che hanno deluso le aspettative, talenti non esplosi e anzi, implosi, accartocciati su se stessi nell’attesa di diventare da brutti anatroccoli a stelle. Intanto, però, finiscono nella nostra top11 dei flop. Curiosi? Eccola.


IVAN VARGIC

Acquistato a gennaio dalla Lazio ma lasciato al Rijeka in prestito, è in biancoceleste dal ritiro estivo di questa stagione. Zero minuti, zero parate e scavalcato da Strakosha nelle gerarchie: dopo Marchetti, il secondo è il giovane, non il classe 1987 croato. Cessione in vista o futuro ancora da terzo portiere? Intanto il 2016 è da dimenticare.



YOHAN BENALOUANE

Un fantasma. Quasi mai utilizzato al Leicester (ma comunque Campione d’Inghilterra), mai sceso in campo nei sei mesi alla Fiorentina. Zero minuti e tanti strascichi nei rapporti tra viola e Foxes, ma anche con lo stesso calciatore, perennemente infortunato e quindi mai disponibile per Paulo Sousa. Ora è in rosa al Leicester...B: un gol in sei presenze tra agosto e novembre.



ANDREA RANOCCHIA

Flop da gennaio alla Sampdoria, flop al rientro all’Inter. Qualche buona prestazione ma tanti, troppi errori per il classe 1988, che non sta vivendo uno dei migliori momenti della sua carriera. La voglia di riscatto nel 2017, per lui e per la sua Inter in cima alla lista dei desideri per l'anno nuovo, con la speranza di non ripetere le sfortune di quello che si sta per concludere.



LEONEL VANGIONI

Arrivato a parametro zero in rossonero dal River Plate, quello del traferimento non è l’unico zero della sua esperienza al Milan. Zero minuti e nessuna apparizione in competizioni ufficiali con Montella, autentico punto di domanda nel mercato del Milan. Addio o permanenza?



RAVEL MORRISON

Quattro presenze la scorsa stagione, zero quest’anno. Classe 1993, Morrison non è ancora riuscito ad imporsi, che il 2017 possa essere l’anno della rinascita? Complicato rispondere, il miglior modo per provare a prendersi una maglia da titolare è l'impegno in allenamento e la voglia di arrivare.




RICARDO KISHNA

Quattro partite giocate in questa stagione, troppo poco per uno coi suoi mezzi. Come Morrison, può rilanciarsi nel 2017, magari con un cambio di maglia. In Italia o di nuovo in Olanda, l'importante per la Lazio è non perdere definitivamente un potenziale patrimonio come il classe 1995.



SALIH UCAN

La seconda stagione doveva essere quella del riscatto, invece è stata quella che ha portato i giallorossi a non acquistare definitivamente il classe 1994 turco. Appena cinque presenze, niente da segnalare, se non il ritorno al Fenerbache. Niente di più, per un talento mai esploso in giallorosso.




ANDREA BERTOLACCI

La Supercoppa vinta da titolare, appena tre presenze in Serie A in questa stagione per il classe 1991. Pagato 20 milioni di euro dal Milan, ha fatto troppo poco in un anno e mezzo rossonero. Obiettivo? Un 2017 migliore, senza infortuni, con la speranza di ritrovare la continuità dei tempi del Genoa.




GABRIEL BARBOSA

Ventinove milioni e mezzo per 21 minuti di Inter. Un dribbling a Felipe Anderson, un no look e una rabona, troppo poco per giudicarlo. Ma in questa flop11 non poteva non essere inserito, anche se il futuro è dalla sua parte e un possibile prestito in Italia potrebbe fargli molto bene. Meno pressioni, più minuti a disposizione e ancora più voglia di arrivare: la ricetta del 2017 di Gabigol è servita.



ALBERTO PALOSCHI

Flop all’Atalanta, scavalcato da Petagna. Sei presenze in campionato, 368 minuti giocati e zero gol. Anche lui spera in un 2017 migliore, magari di nuovo al suo Chievo, o, perchè no, in altre piazze italiane: Paloschi è pur sempre Paloschi, piace e continuerà a piacere. Il prossimo deve essere il suo anno, anche se non all'Atalanta.



NORBERT BALOGH

Quattro presenze, zero gol, oggetto misterioso in casa Palermo. Centravanti altissimo, ma che non gioca dal 24 di settembre, quando partì titolare contro la Juventus. Poi il nulla, tra panchina e infortuni. A vent’anni, il tempo è dalla sua parte, anche se con un Nestorovski così è difficile riuscire a partire dall'inizio.



Tags: Serie A



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