Serie A, cambiare allenatore fa bene? Cosa dicono i numeri
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Data: 04/05/2021 -

Serie A, cambiare allenatore fa bene? Cosa dicono i numeri

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Sei squadre in Serie A hanno cambiato allenatore a stagione in corso: scelta corretta o azzardo non riuscito? L'analisi e i numeri caso per caso
Sei squadre in Serie A hanno cambiato allenatore a stagione in corso: scelta corretta o azzardo non riuscito? L'analisi e i numeri caso per caso

Cambiare allenatore per provare a invertire rotta e dare una scossa all’ambiente. Ma quante volte, numeri alla mano, la decisione si rivela davvero azzeccata?  

In Serie A, quando mancano 4 giornate al termine del campionato, sono sei le squadre – tutte impegnate nella lotta per non retrocedere – che hanno cambiato in corsa allenatore: due di loro, Crotone e Parma, sono aritmeticamente retrocesse, altre sono in piena corsa salvezza, altre invece hanno quasi raggiunto l’obiettivo. Ma andiamo ad analizzare, caso per caso, le singole situazioni.

  

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Genoa (13° posto a 36 punti)

Da Rolando Maran a Davide Ballardini: la decisione del presidente Preziosi di cambiare in corso ha dato i frutti sperati. Nelle 13 gare di Serie A alla guida dei rossoblù Maran ha ottenuto una media punti di 0.54 a gara. Al momento del suo esonero la squadra era in penultima posizione con 7 punti all’attivo. Media decisamente più alta (1.38 a gara) con Ballardini in panchina: sotto la sua gestione, il Genoa ha conquistato 29 punti in 21 gare di Serie A.

Fiorentina (14° posto a 35 punti)

La società viola ha iniziato la stagione sotto la guida di Iachini che nelle prime sette giornate di campionato ha ottenuto 8 punti (1.14 a gara). Un rendimento ritenuto troppo basso da Commisso, che ha deciso di affidare la squadra a Prandelli: 21 punti in 21 partite (1 a match) di Serie A, poi le dimissioni per ragioni extracalcistiche e la società viola che ha richiamato Iachini. Nelle sei gare del Iachini-bis la Fiorentina ha ottenuto 6 punti.

 

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Torino (15° posto a 34 punti, con una gara in meno)

La svolta della stagione granata è arrivata con il cambio di allenatore. Sotto la guida Giampaolo il Torino ha faticato e non poco: 13 punti ottenuti in 17 gare di Serie A, con un media di 0.76 a incontro. Marcia decisamente diversa con Nicola: con lui in panchina, Belotti e compagni hanno una media di 1.40 punti a gara (21 punti in 15 partite di Serie A).

Cagliari (17° posto a 32 punti)

Altro cambio di panchina che ha garantito un miglior rendimento alla squadra è quello voluto da Giulini per il suo Cagliari. Sotto la guida Di Francesco la squadra viaggiava in campionato a una media di 0.65 punti a partita (15 in 23 incontri), con l’arrivo di Semplici la media è aumentata a 1.55 (17 punti in 11 gare).

 

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Parma (19° posto a 20 punti, già retrocesso)

Un stagione iniziata male e conclusa peggio, con la retrocessione aritmetica arrivata dopo il ko con il Torino al termine della 34^ giornata di campionato. Il cambio di allenatore voluto dal club non ha dato la spinta necessaria per la salvezza, anzi: 12 punti in 16 partite di campionato con Liverani in panchina (media 0.75 a gara), 8 in 18 gare sotto la gestione D’Aversa (0.44 a partita)

Crotone (20° posto a 18 punti, già retrocesso)

"Miracolo" salvezza che non è riuscito nemmeno alla formazione calabrese. La società del presidente Vrenna ha esonerato Stroppa dopo 24 gare di campionato e 12 punti ottenuti (0.50 a gara in media), affidandosi a Serse Cosmi che nelle 10 partite di Serie A in cui ha guidato il Crotone ha ottenuto 6 punti (0.60 in media).



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