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Data: 14/05/2016 -

Selfie scaramantici che arrivano dall'India ed una notte trascorsa in scialuppa: i magazzinieri del Lanciano come Sandra e Raimondo

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Altro che Casa Vianello. Il magazzino del Lanciano potrebbe essere il set ideale per girare una nuova sit-com dal successo garantito. Quando si dice che gli opposti si attraggono. E’ questo il caso di Ottavio Di Meco e Singh Tarsem. Il primo italianissimo ed abbruzzese, fissato per il calcio e cresciuto tra campi di terra ed erba naturale, il secondo originario di New Delhi in India e appassionato di cricket. Da tre anni a questa parte, però, sono diventati una cosa sola perché insieme sono la coppia di magazzinieri della Virtus Lanciano. “Grazie ad un amico che lavorava nella fabbrica dei Maio - racconta Singh - mi è stata fatta la proposta di iniziare l’avventura di magazziniere. Due mesi di prova e poi il contratto, mi sembrava un sogno”. Tanto più che per lui il calcio era un pianeta del tutto sconosciuto. “Adesso ho anche imparato un po’ a giocare ma fino a tre anni fa per me esisteva solo il cricket come sport perché in India il calcio non è affatto conosciuto”.

Ma a quanto pare ci ha preso gusto al punto tale dall’essere diventato la mascotte della squadra grazie ad una sua particolare scaramanzia. “Prima di ogni partita, mentre i ragazzi sono in campo per il riscaldamento, entro nello spogliatoio e mi faccio un selfie accanto alla maglia di uno di loro che secondo me sarà il migliore in campo”. E molto spesso la sua profezia si avvera. “La prima volta l’ho fatto con la maglia di Mammarella e quel giorno fece gol. Quando glielo dissi mi ha regalato la sua maglia e da allora mi ha costretto a farlo ogni volta con il giocatore che mi sentivo più in forma. Io faccio molta meditazione anche per via della mia religione e poi li studio molto durante la settimana dal momento che sono sempre in campo con loro”. Ovviamente il “prescelto” resta segreto fino alla fine della partita dal momento che dopo aver scattato la foto Singh la posta su Facebook dove i giocatori non accedono perché impegnati con la gara. Il suo look è più unico che raro: oltre alla divisa del Lanciano ha deciso di dare un tocco orientale. “Ho portato una decina di bandane bianche originali dal mio paese e ci ho fatto stampare sopra il logo della squadra così ho un tocco del mio paese ed un tocco di qui”. Ride e scherza con tutti ed ammette che il momento più brutto dell’anno è quando a fine stagione si fanno i saluti con i giocatori che lasceranno la squadra.

Ma per sua fortuna c’è Ottavio che non perde mai l’occasione per tirargli su il morale, o per tirargli le orecchie. “Singh mi dice che sono rompiscatole, ma alla fine lo faccio per lui, perché è giusto che ogni tanto gli dia le dritte giuste per fare al meglio il suo lavoro”, e d’altra parte Ottavio è al Lanciano da 8 anni, periodo nel quale ha vissuto tante gioie e dolori. “Resterà indimenticabile la traversata in nave dopo la vittoria del playoff a Trapani. La mattina dopo uno dei marinai mi venne a svegliare per dirmi che eravamo arrivati e che forse era il caso di scendere dalla scialuppa di salvataggio dove mi ero addormentato per stanchezza”. E Ottavio è uno che senza calcio proprio non sa stare. “Faccio il magazziniere del Lanciano ma nel tempo libero sono anche il direttore sportivo di una squadra dilettantistica e prima ancora sono stato segretario e presidente senza portafoglio”, specifica con grande sincerità.

Definisce Singh la sua spalla “ ma lussata. Perché ogni tanto lo devo rimproverare per farlo rigare dritto”, e ripete sempre che “quella di magazziniere è una missione: devi essere sempre disponibile e avere cuore”. Nel suo caso anche una grande duttilità, dal momento che si occupa anche dell’alimentazione dei giocatori. “Gli preparo i frullati di frutta, la pasta per il post partita quando devono assumere carboidrati e tutti gli cibi giusti per una sana alimentazione concordata e pianificata mese per mese con il nostro medico”.

E poi deve badare a Singh, che con un maestro così non potrà che oltre ad essere già il primo magazziniere indiano della Serie B, diventerà anche il migliore…dopo Ottavio, ovviamente.

Tags: Serie B



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