“E’ forte sì, se potessi acquisterei io il suo cartellino, ma deve imparare anche a sporcarsi la faccia perché ha una faccia troppo pulita”. Eccolo Leonardo Spinazzola. Frasi del suo allenatore, Pierpaolo Bisoli, descrizione perfetta. Chi è Spinazzola? Il classico calciatore che se lo vedi giocare ti colpisce subito, perché dotato tecnicamente, perché salta l’uomo con estrema facilità. Bravo, agile, rapido. E con un viso da perfetto ‘good boy’. Pulito, appunto. Si abbina molto bene con le sue capacità, con la sua ‘leggerezza’. Ma a volte occorre sporcarsi la faccia, tirare fuori gli artigli.
Due aspetti che Spinazzola ha appreso molto bene in questi mesi da 'Maestro' Bisoli. Nasce esterno alto, ma l’allenatore biancorosso lo sposta terzino. E i risultati sono assai positivi. Beh, d’altronde i migliori terzini, o fluidificanti come va di moda chiamarli, spesso nascono ali avanzate. Spinazzola, classe ’93, è diventato in breve tempo uno degli elementi-chiave del Perugia. Una scelta, in estate, anche di cuore, per avvicinarsi a casa (lui è originario di Foligno). Ora le sirene, abbaglianti della Serie A. Soprattutto da Genova, sponda rossoblù, dopo che anche la Sampdoria ci aveva fatto un pensierino.
Interessamenti concreti, discorsi e sondaggi da parte del Genoa di Preziosi con la Juventus, proprietà del cartellino e la volontà chiara del Perugia di provare a trattenerlo fino a fine stagione per raggiungere l’obiettivo play-off. Spinazzola cresce nelle giovanili del Siena, poi un’altra maglia bianconera, quella della Juventus appunto. Il ragazzo promette bene, nel 2012 vince anche il premio di miglior giocatore al Torneo di Viareggio. Da lì una serie di prestiti, il debutto in Serie A e quest’estate la maglia del Grifo. Ci mette poco tempo per entrare nel cuore dei tifosi e nelle grazie di Bisoli. Ma proprio sul più bello le avances da parte del Genoa. Un idillio che potrebbe finire. Bella favola o triste romanzo? Il Perugia attende il finale. E ‘Principe’ Spinazzola è sempre più corteggiato.
