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Data: 23/01/2017 -

"Sei forte", Inzaghi e il suo Milan. Che storia Maracchi, dai tornei dei bar alla Serie B

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"Mara, sai che sei un grande giocatore?". Parola di Pippo Inzaghi. Non ci credeva quella sera, Federico Maracchi. Tifa Milan, sogna la Serie A da una vita, non ha mai smesso di lottare. Oggi, accende la luce nel centrocampo del Trapani che aveva tremendamente bisogno di un giocatore così. Ma la strada si è aperta pochi mesi fa, la sua Feralpi Salò contro il Venezia, Federico è protagonista a tutto campo. Partita perfetta. Inzaghi negli spogliatoi lo prende sotto braccio: "Mara, sei proprio bravo. Complimenti... ma come mai non sei arrivato da noi in estate?".

Corsi, ricorsi, incroci del destino. E del mercato. Perché Maracchi oggi si è conquistato la Serie B che sognava più di qualsiasi altra cosa. "Abbiamo lottato per anni, dall'Interregionale alla Serie C fino a questa soddisfazione. Quel gol ci ripaga di tutto, ma è solo l'inizio", racconta a GianlucaDiMarzio.com il suo agente, Federico Francioni. Quel gol lo ha segnato due giorni fa, al debutto con la maglia del Trapani, una vittoria fondamentale contro il Novara trovata dopo mesi grazie proprio a Maracchi. "La felicità non si può spiegare. Perché c'è molto dietro quel gol, un percorso lunghissimo fatto di porte in faccia, punti interrogativi, alti e bassi".

Maracchi fa il centrocampista, mezz'ala per la precisione. Il gol nel sangue e un'idea fissa in testa, gliel'ha insegnata una carriera difficilissima: mai mollare. E pensare che la Serie B la aveva già assaggiata da giovanissimo: debutta con la Triestina, sei minuti in campo, storia di nove anni fa. Nonostante questo, il club non lo riscatta. Inizia l'Odissea di Maracchi, un giovane promettente che torna in Prima categoria, passa dall'Eccellenza, d'estate partecipa a un torneo dei bar della sua zona. "Lo vedo e mi accorgo subito di lui, ha un talento naturale. Si vede, subito", Francioni gioca a calcio a quei tempi in Serie D, nella Manzanese. "Non ero ancora un agente ma l'ho consigliato al ds della mia squadra, si fida, lo prende subito. Fa una grande stagione, con 5 gol segnati, non male per una mezz'ala. Ma c'è la retrocessione e si ritrova a piedi...".

La storia continua. Maracchi va al Tamai, Serie D, segna ben 10 gol. Tutti su azione. E ancora: il Treviso in C2, il campionato vinto, l'allora C1 sembra il trampolino di lancio. "Dopo un'altra stagione importante lo ho proposto a tantissimi direttori sportivi, avevo appena iniziato a fare il procuratore: tutti dicono no. Sbatto contro un muro", Francioni non dimentica. Perché il Treviso nella stagione successiva fallisce. Maracchi si ritrova a spasso, lo prende il Venezia in C2, un'altra promozione e altri 9 gol tutti su azione. "Nessuno si accorge di lui, credetemi. Sento sempre le stesse frasi: non ha gamba, non è pronto, non si muove bene. Maracchi sorrideva, perché non si è mai arreso neanche per un attimo". Dopo l'esperienza a Pordenone arriva la FeralpiSalò, ancora una stagione importante. Da protagonista. Il Venezia di Tacopina lo tratta per settimane. "Ma la Feralpi non ha voluto liberarlo, serviva un investimento importante. Peccato, il ds Perinetti lo ha rincorso a lungo. Fino a quel giorno, quando Inzaghi gli ha fatto i complimenti... Maracchi barcollava", l'agente sorride e non dimentica.

"Eravamo insieme. Arriva Pippo, appena dopo la partita. Federico è tifoso rossonero, Inzaghi è una leggenda del calcio come della storia del Milan. Sentire un complimento del genere lo ha fatto tremare. Ho detto a Inzaghi: 'Le dinamiche del mercato sono queste. Ma chissà che le strade non possano incrociarsi in futuro...', lo ha salutato con affetto. Maracchi non lo dimenticherà mai". Alla fine, niente Venezia anche a gennaio: lo ha preso il Trapani. Investendo, comprandolo, lanciandolo subito con Calori che punta forte su di lui. Maracchi ha risposto segnando, pronti via. La forza di chi non si arrende, Inzaghi può attendere. E peccato per la carta d'identità, ma non sarà certo l'età a frenare il sogno di Federico Maracchi. Dal torneo dei bar a Pippo Inzaghi fino al primo bacio con il Trapani. E la Serie B, una vita dopo. Più meritata che mai.

Tags: Trapani



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