Trenta anni, tredici dei quali spesi quasi totalmente in panchina. La storia di Thomas Kessler, terzo portiere del Colonia, è di quelle che fanno sorridere. A decidere il derby contro il Borussia Mönchengladbach, tra i più sentiti di Germania, è stato proprio lui, eletto uomo-partita grazie a due parate decisive, miracolose. Un muro (su Twitter si sprecano le GIF di Superman), che ha permesso agli Effzeh di non affondare e rimontare dall'1-0 al 1-2, arrivato al 92' dalla splendida punizione di Marcel Risse. Storia nella storia, che consegna il terzo posto alla squadra di Stöger.
Thomas Kessler, dicevamo. Uno sconosciuto della Bundesliga, che la sua prima e ultima stagione da titolare l'ha giocata nel 2010/11, con la maglia del St.Pauli. Prima e dopo, il nulla. Seconde squadre (con sporadiche apparizioni in Zweite Liga) e campionati amatoriali fino al 2010, poi quattro presenze con l'Eintracht Francoforte sempre in Zweite Liga, il ritorno a Colonia (seconda squadra, 4 presenze in RegionalLiga), le ultime due di campionato in Zweite nel 2014, una in Bundesliga nel 2015. E così via, fino a un sabato che lo ha consacrato idolo assoluto del tifo biancorosso.
Un po' per caso, un po' per tenacia: ha sfruttato l'infortunio del primo portiere della squadra, Timo Horn, e ha superato la concorrenza del vent'enne Müller; ma è stato anche capace di guadagnarsi un rinnovo fino al 2019 proprio al termine dell'ultima stagione, in attesa del suo momento. Che è arrivato, nella partita più sentita: due uscite da fenomeno, due urli strozzati in gola ai rivali del Gladbach. "Mia moglie è incinta e non dovrei offrirle da bere, ma mi sa che una Kölsch (la birra tipica, ndr) stasera ce la faremo", ha detto dopo la gara. Il Colonia vola grazie al suo Superman normale, nato e cresciuto in panchina. E ora decisivo.