Di solito non sorride mai. Segna e si ingrugna, sempre. Nervoso, incazzato, il solito Mario. Già, oggi di nuovo Super. Rigorino col Nizza e rete, 1-0. Poi si ripete e fa il 2-2. Sorrisetto, stavolta sì. C’è. Sogna, segna e non si ingrugna. Braccia larghe: “Sì, ci sono!”. L’avventura di Balotelli in Francia inizia così, con una doppietta. E all'esordio - da titolare e non - SuperMario segna quasi sempre: Inter, Milan, Manchester City. Una classica che non invecchia, l'habituè dei debutti. Marsiglia domato, 3-2 nel derby. Segna anche Thauvin, ex obiettivo della Lazio (e di Marcelo Bielsa prima dell’adieu).
Una nuova avventura per Mario, accolto dai tifosi con grande entusiasmo: “Vogliamo crederci, ma vogliamo anche vedere impegno e rispetto per noi”. Così parlò la Populaire Sud, la Curva del Nizza. Esigente, passionale. Già innamorata di quel Mario un po' incompreso, guascone, bizzarro. Personaggione. Anche se lui non è tanto d'accordo: "Penso che la mia carriera dai sedici anni ad oggi sia diversa da quella che hanno scritto i giornali".
Poi sulla Nazionale: "Sono due anni che giocate senza di me, vi siete abituati...". Qui è lui, il solito. Polemico. Anche generoso. Quello che appena arrivato al Nizza, qualche giorno fa, ha speso circa 15.000 euro per comprare regali ai suoi compagni. Italia? Quale nostalgia: "Non tornerei, assolutamente". Anche se durante il mercato varie squadre l'hanno cercato: Chievo, Pescara, Palermo. Tentativi e ammiccamenti. Balotelli aveva pure detto sì. Ma niente. Tappa in Costa Azzurra perché "crede nel progetto". Nizza, Ligue 1, doppietta all'esordio per rinascere davvero. Come Ben Arfa l'anno scorso, 17 gol prima del treno per Parigi. Merito del Nizza e di Claude Puel, ora toccherà a Favre. Balo come Hatem? Tempo al tempo. Intanto doppiettina. Basta problemi fisici, niente più bad boy. Solo i gol. E un sorriso, quello sì, finalmente ritrovato. Balo is back.