Figlia di un arbitro e compagna di un ex arbitro nella vita di tutti i giorni. Allora lei non poteva che...arbitrare. Esatto, lei. Non lui, perché qui parliamo di una donna. La prima della storia ad arbitrare in Bundesliga. Bibiana Steinhaus sulla carta d'identità. 39 anni, capelli biondi e occhi di quelli che ti fulminano sul momento. Non è nemmeno bassa, anzi. Spesso è anche più alta degli stessi giocatori, ma se ha fatto la poliziotta per una vita un motivo ci sarà. Otto presenze stagionali, ad oggi, nel massimo campionato tedesco, condite da diciassette ammonizioni. L’ultima al 21’ di Colonia-Bayern, penultima giornata di Bundesliga. Tante le televisioni collegate da tutto il mondo, anche dall’Iran. Qui, però, le donne sono discriminate e non lo scopriamo di certo oggi. Quelle poi che decidono di comandare con un fischietto 22 uomini che corrono dietro un pallone beh, non ne parliamo. “E' stato un lavoro estenuante per i responsabili della censura iraniana. Bibiana Steinhaus è stata mostrata solo in inquadrature a banda larga. Ogni volta che veniva ripresa da vicino, i responsabili della censura preferivano soffermarsi sul pubblico degli spalti". A raccontarlo è Natalie Amiri, corrispondente ARD dall'Iran. Insomma, Bibiana è stata censurata a tutti gli effetti. Le sue decisoni anche, i suoi faccia a faccia idem. “Dovrebbero pensare ad un percorso in cui le donne siano autorizzate ad entrare negli stadi" Aveva detto qualche giorno fa il Capitano della Nazionale iraniana Masoud Shojaci. Parole sacrosante, sulle quali però c’è ancora tanto da lavorare.
Bibiana, intanto, tiene testa a tutti, da Guardiola a Ribery. L’allenatore catalano le aveva appoggiato la mano sulla spalla con tono polemico quando lei faceva ancora il quarto uomo. Lo ha respinto senza troppi giri di parole. Il francese, invece, le aveva sciolto scherzosamente le scarpe. Lei non si è scomposta e gli ha risposto con il sorriso. Lo fa da sempre, fin da quando ha affrontato le prime esperienze a soli 15 anni. Tanti gli insulti, una mamma che non la va mai a vedere proprio per questo motivo. "Il calciatore espulso Kerem Demirbay, uscendo dal campo, si rivolgeva al direttore di gara pronunciando frasi sessiste" Scrive un giorno nel referto. Passano gli anni e lei corre veloce come un'ala. La finale di Coppa del mondo femminile nel 2011, quella olimpica l’anno successivo, poi l’ingresso nel calcio maschile nelle divisioni minori e infine come assistente del primo arbitro. Poi il grande giorno: 10 settembre 2017, a Berlino l'Herta sfida il Werder Brema. 50 000 persone allo stadio, biglietti a metà prezzo per le tifose donne e il presidente della federcalcio tedesca Reinhard Grindel in tribuna. Bibiana al centro del campo, la prima donna della storia ad arbitrare in Bundesliga. Un appuntamento con la storia, dunque. Chissà, magari una pagina del genere, prima o poi, verrà scritta anche in Iran.