Simone frequenta le superiori, partecipa alle gite di classe e gioca a pallone. L’unico problemino sorge quando gita e partita si sovrappongono. Ah, è già successo qualche settimana fa: e Simone ha dovuto saltare la Coppa Italia, con il dispiacere del suo allenatore. E sì. Perché il ragazzo sarà anche un ragazzino con soli 18 anni ma il pallone lo sa giocare davvero bene. Così bene che si trova già tra i professionisti, in Lega Pro con la Giana. Talmente bene che il club ha deciso di blindarlo con un triennale, rarità assoluta dalle parti di Gorgonzola. Qualcosa vorrà pur dire. Nome: Simone. Cognome: Greselin. Un giovane di Cernusco sul Naviglio (“ho iniziato a giocare a calcio a soli 8 anni nell’oratorio del mio paesino”) che è tremendamente portato per fare quella professione lì: calciatore. Gli viene naturale, anche in mezzo al traffico del centrocampo: elegante, lucido, razionale. Sempre la scelta giusta, al momento giusto. Pure due bei gol, tra Coppa Italia e campionato, sabato contro il Racing Roma. Sei presenze totali e ufficiali. Ma non solo Giana, perché Simone Greselin indossa anche la fascia da capitano della Nazionale U-19 di Lega Pro di Arrigoni. L’idolo è Pogba, tutta una questione di movenze. Anche se Verratti lo stuzzica assai. E come ogni giovane che si rispetti, possiede pure una bella pagina ufficiale che verrà inaugurata nei prossimi giorni, tutta da scoprire. L’eccezione: nessun tatuaggio sul suo corpo, tutt’altro che di moda su un tipo educato e timidino come lui. Greselin era già stato adocchiato da alcune big niente male quando giocava al Cimiano: tanti provini, tra Pavia, Como, Novara, Varese ma soprattutto Genoa e Roma. Il presente però dice sudore, sacrifici e Giana, la squadra che ci ha creduto più di chiunque altro. Simone ringrazia e ripaga, sul campo. A patto che non ci siano gite scolastiche in programma…
Data: 01/11/2016 -