Building a champion: Bonucci e Toldo. Non ci sarebbero mai stati 'Sciaquatevi la bocca' né il muro di Amsterdam senza Alberto Ferrarini. Il mental coach che dai tempi di Treviso strigliava il difensore della Juve con le cattive più che con le buone. 'Capitano' e 'Soldato', si chiamavano, fintanto che Leo cresceva come esempio di garra e qualità sul campo. L'apice con Conte, poi la rottura nei primi mesi rossoneri del difensore. “Troppa fama, ha toccato il fondo”, l'ultima stoccata del mental coach: Bonucci “si dissocia completamente” e fine di un sodalizio decennale.
Ma nessuno potrà mai togliere a Ferrarini la soddisfazione di averci regalato quei rigori contro l'Olanda: “Fidati dell'istinto, è il tuo giorno. Li prendi tutti oppure sbagliano, ma sarai protagonista”. Francesco Toldo, il suo primo assistito, esegue ed esulta. Per Alberto, silenzioso aiutante.