Milano-Cortina vs Aare-Stoccolma: in ballo, ci sono le Olimpiadi del 2026. Alle ore 18 di questo pomeriggio, a Losanna, sarà ufficializzato il luogo dei giochi invernali del 2026, con le città italiane che si contendono la tanto ambita assegnazione con la capitale svedese. Nella cittadina svizzera, in occasione della decisione di questo pomeriggio, si sono recati anche il presidente del Milan Paolo Scaroni e il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che hanno lasciato dichiarazioni contraddittorie per quanto riguarda il tema-stadio.
SCARONI - "Per il nuovo stadio, tutto procede positivamente. Faremo insieme all'Inter un nuovo San Siro che sorgerà accanto al vecchio impianto, il quale a sua volta sarà buttato giù per fare spazio a nuove costruzioni. È una procedura complicatissima, vorremmo che l'eventuale cerimonia di apertura delle Olimpiadi si facesse nel nuovo San Siro, ma non ne possiamo essere certi”
SALA - “Le parole di Scaroni? Innanzitutto, il Comune di Milano è proprietario dello stadio attuale e, con i due club, c'è ancora un contratto a lungo termine. Se loro dovessero costruire un nuovo impianto, sicuramente servirà del tempo, perché non è possibile fare tutto in tempi brevi. Noi siamo proprietari dello stadio e garantiamo che San Siro continuerà ad esserci nel periodo 2020-2026. Poi vedremo se verrà fatto un nuovo impianto, ma adesso confermiamo che il Giuseppe Meazza sarebbe eventualmente lo stadio dove si terrà la cerimonia di apertura dei Giochi del 2026”.
Ancora Scaroni, successivamente, ha aggiunto ai microfoni di SkySport: "Ci sono tanti buoni motivi per cui costruire uno stadio nuovo, in primis il fatto che due club come Milan e Inter non possono giocare per anni in uno stadio in fase di ristrutturazione. Sarebbe un'impresa impossibile. Il nuovo stadio nella stessa area? San Siro è San Siro, non vogliamo andare da un'altra zona della città"