È stato l'ennesimo Ibra day, uno dei più belli. Chissà se questo gli ha dato la carica. E il fattore Z: senza paura, Gianluca Scamacca si gira, incrocia il sinistro e fulmina Audero. 1-1 nel derby della Lanterna. Il risultato non cambierà più: il classe '99 rovina i sogni della Samp e salva il Genoa dagli incubi.
Ha sempre avuto le idee chiare, Scamacca. Sin da quando a 16 anni aveva lasciato la sua Fidene e le giovanili giallorosse per l'Olanda: "Il Psv per crescere, il mio mito Ibra per orientarmi sempre", ci aveva raccontato. Non arriva a debuttare nella prima squadra del club di Eindhoven perché lo compra il Sassuolo. L'emozione della prima volta in A, un paio di prestiti senza lasciare il segno tra Cremonese e Zwolle. Molto meglio con la Nazionale U20 di Nicolato, con cui sfiora la finale del Mondiale nel 2019.
L'ultimo giro invece, la scorsa stagione, è stato quella della svolta: "Non mi voleva nessuno. Poi mi ha chiamato l'Ascoli". 13 gol in 35 presenze. Gianluca è pronto per il grande salto. Il solito tourbillon di mercato del Genoa coinvolge anche lui, sempre a titolo temporaneo dal Sassuolo.
Il coronavirus travolge i rossoblù a fine settembre. Ma risparmia Scamacca, che risponde presente: debutto contro il Verona, doppietta in Coppa Italia contro il Catanzaro. Giusto prima del derby. Maran fiuta il momento e lo lancia titolare vicino a Pandev, preferendolo a Pjaca e a Destro. Un lampo, sotto la curva vuota del Grifone: è il secondo genoano più giovane a segnare in una stracittadina dopo Fabio Galante.
Il terzo in assoluto dopo Icardi. E come Maurito, a colori invertiti, Scamacca trova la prima gioia in A nella partita più importante: "Sognavo da una vita una notte così". Due settimane dopo che il suo idolo è diventato il marcatore più anziano del derby di Milano. Ma come dice Zlatan, l'età è solo un numero. Sarà d'accordo anche Gianluca.