Sassuolo-Milan, cuore diviso a metà per Giorgio Squinzi. Da una parte l'amore per la sua creatura, dall'altra la passione per i colori rossoneri. Il presidente dei nero-verdi ancora non ha metabolizzato l'idea di un Milan di proprietà cinese:
"Per i veri milanisti in effetti è un colpo non da poco" - si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport - "Seguo e amo questa squadra da tanti anni, con Berlusconi sono arrivate vittorie incredibili. Come potrei dimenticare. Dubbi sui cinesi? Un’impressione da fuori, in generale hanno un modo diverso di lavorare. Molto diverso dal nostro. E finora non mi sembra di vedere un grande impegno, anche tra chi ha comprato l’Inter. Non so, difficile fare previsioni. E’ ancora tutto in evoluzione, di sicuro si può dire che dovremo abituarci a vedere un altro Milan".
Per il Sassuolo non è stata un anno felice, come non lo è il momento di Berlusconi: "Immagino che Silvio non sia felice. Tra di noi si cercava di non toccare l’argomento, ma ogni volta si finiva con il parlare della vendita del Milan... Sassuolo? Anno tribolato è poco, per fortuna adesso stiamo tornando alla normalità. Però vorrei dire una cosa. Con i tre punti persi a tavolino saremmo a 2 rispetto all’anno scorso, con la possibilità di tornare in media. Insomma, non dobbiamo neanche esagerare, il campionato è stato faticoso ma non è da buttare via".
Sulla sconfitta a tavolino contro il Pescara: "Lasciamo perdere, c’è gente che non paga gli stipendi e va avanti tranquillamente. Noi per una posta non certificata... Che assurdità. Europa League? Stupidi noi a rovinare tutto regalando il pareggio al Rapid Vienna mentre vincevamo 2-0. Infortuni? Ma sono stati episodi di gioco, casuali, non dovuti a una preparazione insufficiente. La verità è che la squadra ha giocato al limite delle sue possibilità".