Sassuolo, si pensa già al futuro. Due degli artefici della favola dei nero-verdi hanno già annunciato l'addio: Eusebio Di Francesco andrà a Roma, il d.s. Rossi a Cagliari. Il presidente degli emiliani, Giorgio Squinzi, è ancora un po' stupito dalla scelta:
"Non me l’aspettavo, pensavo che il contratto contasse ancora qualcosa e che la clausola di 3 milioni fosse una garanzia" - si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport - "Non posso trattenerlo con la forza, faccio lo stesso con i 10 mila dipendenti sparsi per il mondo: se vuole lasciare, pazienza. Abbiamo partecipato al convegno della Mapei Sport che, tra l’altro è stato un grande successo con 250 partecipanti. Ma non ci siamo confrontati. Di Francesco ha altri due anni di contratto e una penale da pagare in caso di rescissione. Di questo dovremo parlare con la Roma. Aspettiamo".
Identikit del sostituto: "Posso solo dire che allenatore cerchiamo: italiano, tra i 40 e i 50 anni. Funzionale al progetto: puntare sui giovani, come ha fatto così bene Di Francesco. Pippo Inzaghi? No, il treno passa solo una volta... Il d.s. Rossi va a Cagliari? Ci siamo parlati, mi ha detto che voleva cambiare. Ma già un’altra volta era andato via per poi tornare. Berardi? Non ho capito cosa vuol fare, vorrei che restasse per diventare la bandiera del Sassuolo. Ma dopo quello che è successo con Di Francesco non ho più certezze, comunque faremo di tutto per tenerlo".
Sulla cordata cinese che ha acquistato il "suo" Milan: "Aspettiamo cosa faranno e quanto spenderanno. Servono umiltà e pazienza, perché la fatica è notevole". Obiettivi per il futuro: "Arrivare entro un paio d’anni tra le prime 6-7 e poi pensare alla Champions: tra due stagioni l’Italia avrà 4 squadre. Faremo il salto di qualità anche grazie al nuovo centro d’allenamento pronto nel 2018: non sarà come Milanello, ma quasi". Momenti più belli alla guida del Sassuolo: "La vittoria contro l’Inter a San Siro e il 6-2 al Cagliari, col ritorno di Magnanelli dopo tanti mesi. Ha anche segnato… Sassuolo femminile in serie A? Non mi stupisco, il nostro è un modello vincente".