Sedici presenze e due gol, approccio soft quello tra Stefano Sensi e la serie A. A svezzare il ragazzo marchigiano ci ha pensato Eusebio Di Francesco e adesso Stefano è pronto ad esplodere. "Mi chiedeva di mordere, di pressare alto, ma anche di costruire" - si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport - "Ma alla fine alle caviglie i problemi li ho avuti io, che con gli infortuni ho dovuto fare i conti. Direi che è stato l’anno della crescita. Penso di essere migliorato, di aver imparato tante cose, e ho anche segnato in Serie A. Il prossimo deve essere il campionato della consacrazione. Questo è quel che mi aspetto dalla prossima stagione".
Sensi parla anche del suo futuro: "Ho firmato un contratto fino al 2021 con il Sassuolo e spero tanto di restarci perché da noi fanno crescere i giovani passo dopo passo. Bucchi? Non lo conosco, ma ne ho sentito parlare molto bene, penso si sia andati a cercare la continuità dopo Di Francesco anche per ciò che riguarda l’aspetto umano, il rapporto con i giocatori, e mi dicono che Bucchi da questo punto di vista ha la sensibilità giusta. A livello umano si avvicina molto al nostro ex allenatore e questo mi sembra già un ottimo punto di partenza. Roma? Gli auguro il meglio. Lo merita assolutamente. È un grande allenatore che sa costruire".
Berardi, Defrel, Acerbi, il rischio che il Sassuolo li perda c'è: "Non si può dire che una cessione sia più dolorosa dell’altra, tutte possono esserlo perché parliamo di grandi calciatori. Ma sicuramente, nel caso, arriveranno altri buoni giocatori". In chiusura si parla dell'Under 21 che Sensi guarderà da casa: "Un pochino mi dispiace. Anche perché il treno lo perdo, non essendo più in età. Ho sempre sperato di poterci arrivare, però non è successo. Pazienza. Ma giuro che tiferò da casa. E sono sincero".