Lorenzo Pellegrini, centrocampista classe ’96 del Sassuolo, è uno dei volti nuovi del calcio italiano. Dopo l’esordio in Serie A con la Roma lo scorso anno, quest’anno è arrivata la continuità in maglia Sassuolo. Sedici presenze in Serie a condite anche dal primo gol contro la Sampdoria, lo hanno portato alla ribalta come uno dei giovani prospetti più interessanti. Intervenuto ai microfoni di Sky, il centrocampista romano ha parlato dell’avventura in maglia neroverde e del suo futuro in bilico tra Roma e Sassuolo.
“Sono contentissimo di essere qui, mi sento davvero a casa – ha detto Pellegrini – per ora sono in prestito al Sassuolo e la Roma ha il diritto di recompra su di me. Come ho sempre ribadito, giocare nella Roma è il mio sogno più grande, ma fare un altro anno qui credo sarebbe la scelta migliore per crescere e formarsi meglio e per potere arrivare un giorno a giocare in un top club. E’ il sogno di tutti”. Dopo il quinto scudetto della Juventus, tutti hanno ammesso come Sassuolo-Juve sia stata per i bianconeri la partita della svolta. Da quel momento è partita la striscia di 24 vittorie su 25 partite e Pellegrini da tifoso della Roma, scherzosamente, se ne fa quasi un cruccio: “Noi eravamo contentissimi della vittoria anche perché erano punti importantissimi. Certo per loro c’è stata la svolta psicologia e forse oggi, da tifoso, avrei preferito perderla o pareggiarla, in modo tale da non farli risvegliare”.
Battute a parte, continua Pellegrini, quella partita è stata anche per il Sassuolo un punto di svolta nella consapevolezza dei propri mezzi: “Lì davvero abbiamo capito che potevamo giocarcela con tutti, ora siamo qui, mancano tre partite e siamo ad un solo punto dal Milan. Vogliamo l’Europa e ci crediamo fino alla fine”. Infine un pensiero su Totti, suo compagno di squadra lo scorso anno e ovviamente, da tifoso della Roma e prodotto del settore giovanile giallorosso, un mito e un punto riferimento. Pellegrini ha parole al miele per Totti: “Il Capitano (dice proprio così, ndr) non parla spesso, ma quando la fa si fa sentire. Con me e con tutti i ragazzi delle giovanili è stato come un fratello maggiore, difendendoci sempre e facendoci vivere il più serenamente possibile il salto dalle giovanili al calcio vero. Totti per me oltre ad essere il giocatore italiano più forte di sempre è anche una persona meravigliosa”.