Dodici gruppi, quarantotto squadre al via con unico, grande obiettivo: succedere al Siviglia, andare a Solna (Stoccolma), in Svezia, e vincere l'Europa League. Succedere al Siviglia abbiamo detto, padrone assoluto di una competizione che più che Europa League, negli ultimi tre anni, era diventata "Siviglia League".
Benfica, Dnipro e Liverpool le ultime tre finaliste (perdenti), con gli ucraini autentiche sorprese dell'edizione 2014/2015. Quest'anno lo United di Mou-Pogba-Ibra, le italiane Roma e Inter, il Villarreal di Pato sono le favorite perché oggi inizia l'Europa League. E allora, cerchiamo di scoprire le sorprese, le possibili squadre rivelazione dell'edizione 2016/2017 dell'Europa League.
- Schalke 04: una tedesca è d'obbligo, e più del Mainz, va inserito lo Schalke di Weinzierl. Investimenti importanti uniti ai talenti come Meyer già presenti in rosa, fanno dei tedeschi un'ottima squadra che potrebbe stupire tutti. E nell'ultimo giorno di mercato è arrivato Konoplyanka, reduce da due finali consecutive: prima col Dnipro, poi col Siviglia. Lui sa come si fa.
- Sassuolo: sorpresa in A, e in Europa? Chissà. Di Francesco ci crede, con una rosa giovane, italiana e affamata. Può essere il mix giusto per far saltare il banco, e passare almeno il proprio gruppo che non è proibitivo. Accedere ai sedicesimi sarebbe comunque un successo meritato.
- Nizza: anche i francesi hanno stupito tutti in campionato. Addirittura quarti in Ligue 1, guidati da Puel in panchina e Ben Arfa in campo. Persi entrambi, restano una mina vagante. Motivo? Rispondere con quattro lettere è facile, ma va fatto: Balo. Balotelli ha già fatto vedere cosa può fare in Ligue 1, e l'Europa League può essere un'ulteriore spinta a rilanciarsi. Super Mario ma non solo: dal mercato è arrivato anche Younès Belhanda, fantasista, chiamato a sostituire Ben Arfa e trascinare i suoi il più in là possibile con l'aiuto di Balotelli.
- Southampton: Puel per Koeman: il cambio in panchina in estate potrebbe porre i Saints in secondo piano, eppure le potenzialità sono importanti. Partendo dallo stesso Puel, già citato col Nizza e dunque profilo importante. L'avvio a rilento in campionato non inganni: la rosa è competitiva, con Tadic, Davis, Redmond e Long su tutti. Nel gruppo dell'Inter, gli inglesi possono stupire.
- Feyenoord: e per chiudere, un'olandese. Guidata da un olandese: Giovanni van Bronckhorst. "Allevato" da Dick Advocaat, ha portato i suoi in Europa Leaguen grazie ad un bel gioco unito ad un grande vecchio del calcio olandese: Dirk Kuyt. Vecchio lui, sì, ma quanti giovani: Vilhena, Gustafson e tanti altri. Partiranno per passare il turno, nel gruppo con Manchester United, Fenerbache e Zorya. Voglia di stupire, giovani e un allenatore in rampa di lancio.