La retrocessione è ormai solo un brutto ricordo. A Sassuolo si è voltato pagina. A Sassuolo è tornato l’entusiasmo. Merito di Fabio Grosso, scelto in estate come la guida ideale per far rivivere i neroverdi. Merito dei giocatori, in grado di lasciarsi alle spalle la delusione dello scorso anno. La vittoria contro il Brescia è forse l’immagine più chiara del cambiamento posto in essere in pochi mesi. 5 gol che sommati ai 6 contro il Cittadella fanno 11 reti in due partite. Tutti i 5 gol segnati da marcatori diversi. E ancora, la mezz’ora giocata da Domenico Berardi, al terzo assist consecutivo. E poi la classifica. Terzo posto con 19 punti, a -1 dallo Spezia secondo e a -4 dal Pisa. Squadra di Inzaghi raggiunta per il numero di reti segnate: 19, miglior attacco dell’intera Serie B. Il percorso è lungo, ma il Sassuolo è tornato a sorridere, con qualche consapevolezza in più.
Consapevolezze e ripartenza
In situazioni traumatiche, quali possono essere le retrocessione, spesso sono due le strade che si presentano: farsi travolgere o vivere il dolore, cambiare e reagire. A Sassuolo, in questi mesi, si è deciso di (per)seguire con convinzione la seconda. Lo dimostrano le scelte prima e lo certificano i risultati dopo. Scegliere e chiamare Fabio Grosso come allenatore e guida di un nuovo percorso. Tenere giocatori importanti.
Dopo un inizio altalenante, ora il Sassuolo ha trovato una sua continuità. Nelle ultime 5 partite sono arrivate 4 vittorie, intervallate dal pareggio contro lo Spezia. Contro il Cittadella e, soprattutto, il Brescia delle vere e proprie dimostrazioni di forza e di superiorità sul piano del gioco e del risultato. 11 gol in due partite e, forse, ancor di più i 5 marcatori diversi al “Rigamonti” fanno ben comprendere la capacità di coinvolgimento e la qualità di produzione offensiva della squadra di Grosso. Parla il campo.
Mancini
Gioco e qualità. E la qualità la danno i giocatori. Come quei due che contro Cittadella e Brescia si sono alternati come esterni destri del tridente. Chi? Cristian Volpato e Domenico Berardi. Il 5 ottobre scorso il nunero 10 era tornato in campo dopo sette mesi e due giorni dall’infortunio al tendine d’Achille. Quindici minuti, o poco più, sufficienti per fornire un assist e per far rivivere ai tifosi neroverdi le sue traiettorie e le sue giocate. Al “Rigamonti” i minuti sono raddoppiati, come il numero degli assist: prima quello a Iannoni e poi il filtrante illuminante per Pierini.
Un rientro graduale, anche perché su quella fascia un altro mancino sta brillando. Cristian Volpato è alla seconda rete consecutiva, quella contro il Brescia arrivata con uno straordinario tiro a giro. Nel suo passato ci sono l’Australia, Totti e la Roma. Nel suo presente, invece, il Sassuolo e una matura continuità che giorno dopo giorno si sta costruendo. To be continued.