Maurizio Sarri, presente al Memorial Niccolò Galli, ha voluto fare chiarezza sul suo futuro. Al momento, l'ex allenatore della Lazio è senza squadra. "Se torno in panchina? Dipende dalle opportunità che si verranno a creare - spiega Sarri - Fiorentina? Mi cercò anni fa. Io sono disponibile ad ascoltare tutti i progetti che mi intrigano".
Sarri, le parole sul suo futuro
Dal futuro alle dinamiche odierne. Tra pochi giorni, la Fiorentina affronterà l'Olympiakos nella finale di Conference League. "La formazione di Italiano può vincere. Devono rendersi conto che affrontano una squadra di buon livello. Ma credo che abbiano comunque più possibilità". Quindi un commento proprio sull'allenatore. "Credo sia ottimo. Lui è giovane e ha grandi margini di miglioramento. Ha fatto un buon percorso a Firenze".
Sarri prosegue. "Il mio futuro? Ho avuto un rapporto diretto con quattro squadre estere. Alcune della Premier League, altre de La Liga e di altri campionati". Quindi la Juventus, che nei giorni scorsi ha esonerato Allegri. "Dall'esterno è difficile dare un'opinione. Per dire ciò che è successo bisogna essere dentro e viverlo. Troppo facile dire se ha sbagliato uno o l'altro". I bianconeri chiudono la stagione con la vittoria della Coppa Italia. Questo successo può bastare? "Non lo so. Se il motto della società è 'vincere è l'unica cosa che conta', penso che non basti. Giuntoli? Credo che riuscirà a costruire una Juve da scudetto. Cristiano è la persona giusta, tosta, competente e determinata. Lo porterò sempre nel cuore perché nei tre anni insieme siamo andati sempre d'accordo. Togliendoci anche delle soddisfazioni".
L'allenatore conclude commentando la stagione del Napoli. "Dispiace vedere questa situazione - spiega Sarri - Ho vissuto tre anni stupendi, forse irripetibili nella carriera di un allenatore. Ero contento l'anno scorso (per la vittoria dello scudetto, ndr). Ma c'era anche un pizzico di arrabbiatura per non averlo vinto durante il mio ciclo".