Mario Alberto Santana entra nella storia del calcio italiano. Con il suo ingresso in campo nel match tra Teramo e Palermo, il fantasista argentino è diventato il terzo calciatore nella storia ad aver giocato dalla Serie A alla Serie D con la stessa maglia. Un record in una giornata amara per i rosanero che hanno perso all'esordio per 2-0 al "Gaetano Bonolis" contro la formazione allenata da Massimo Paci, alla prima vittoria tra i professionisti.
Santana è il terzo calciatore ad aver giocato dalla A alla D con la stessa società. Il primo è stato Lorenzo Pasciuti con la maglia del Carpi. Il centrocampista giocò in Serie D, Serie C2, Serie C1, Serie B e Serie A sempre con la formazione emiliana, segnando in ogni campionato. Il secondo, invece, è stato Alessandro Lucarelli con il Parma.
"Questo record mi rende orgoglioso e felice perché l'ho fatto tornando da un grave infortunio - ammette Santana - Non credo sia una cosa da poco. La partita è andata com'è andata, ma bisogna imparare da questo match. In Serie C tutti gli incontri saranno così, già dalla prossima dovremo essere pronti".
Santoro, l'ex di turno "eroe" del Bonolis
Ad aprire le marcature nella sfida tra Teramo e Palermo è stato l'ex di turno, Simone Santoro. Centrocampista classe 1999, nativo di Messina, Santoro ha fatto tutta la trafila nel settore giovanile del Palermo che gli fece firmare il primo contratto da professionista. Un talento che tre stagioni fa notò Bruno Tedino, all'epoca allenatore dei rosanero, che lo convocò diverse volte in prima squadra.
Complice il fallimento del Palermo, Tedino lo scorso anno portò con sé Santoro a Teramo. Ben presto è diventato un titolare inamovibile, tanto che il calciatore è diventato uno dei "pupilli" del presidente Iachini. Fiducia ripagata con la seconda rete in carriera tra i professionisti.