Sorriso sulle labbra, maglia della Sampdoria addosso. “Qui mi trovo benissimo, meglio di quello che mi aspettavo. Ho trovato un gruppo spettacolare che mi ha accolto benissimo”, ne è certo, Gaston Ramirez. Ai microfoni de Il Secolo XIX, l’ex Bologna si è dilungato a parlare della sua nuova esperienza in Serie A: “Con Giampaolo mi trovo benissimo. Sapevo che modulo usa e per il mio gioco è ideale. Sono contento anche per la fiducia che mi ha subito dimostrato. Cosa mi ha colpito di lui? Che vuole la perfezione in tutto quello che facciamo in campo. Tutti i dettagli li cura in modo incredibile. Ogni partita, ogni allenamento, vuole tutto perfetto. La differenza nel calcio di oggi la fa anche il singolo passaggio e lui su questo costruisce il suo calcio”.
Ma cosa non ha funzionato in Inghilterra? “Non lo so, quando ho giocato ho fatto bene. Il punto è che a volte non ho avuto la continuità. Quando non giochi è difficile riuscire a dimostrare quanto vali. Poi è un calcio tanto fisico e magari non ho trovato la squadra giusta per il mio gioco. Però sono comunque cresciuto come calciatore e ora sono qui per dimostrare quanto valgo", assicura Ramirez. Che, tra i propri punti di forza, annovera il calcio di punizione. Imparati a calciare con i consigli di Antonio Pacheco: “Si tratta di un uruguayano che era mio compagno al Penarol ed è transitato anche dall' Inter. In allenamento mi ha svelato i suoi segreti. Il tiro in tanti lo hanno forte ma conta trovare il proprio modo di calciare”.
Intanto, le prime due partite in Serie A hanno portato due vittorie: “Sono contento che abbiamo cominciato bene, c' è fiducia, ma il meglio deve ancora venire”. Difficile dire dove può arrivare questa Doria. Di sicuro, la voglia di fare bene è tanta: “Difficile dirlo, la Serie A è molto competitiva, ci sono tante squadre che stanno lavorando bene e investendo. Io penso che la Samp può perdere o vincere ma sarà sempre più preparata e con i giocatori e la voglia che ha potrà arrivare lontano”. Sabato sera ecco la Roma: “Dovremo subito dimostrare chi siamo, dare il massimo. Non mi piace fare pronostici però mentirei se non dicessi che questo gruppo mi stupisce ogni giorno. Vediamo”.
Tra gli obiettivi personali di Ramiez, quello di tornare in Nazionale: “Spero di riconquistarla, mentirei se non dicessi che è il mio obiettivo così come il Mondiale. Solo il lavoro può aiutarmi a raggiungerlo”. Chiusura dedicata all’amico Torreira - “L' ho trovato molto, molto maturato: è cresciuto velocemente, deve stare tranquillo e non pensarci perché uno non si ritrova in Nazionale perché lo vuole ma perché sono maturi i tempi. Non deve avere fretta e le cose verranno, ha le qualità per arrivarci” – e al numero di maglia: “Il numero 10 mi piace solo se è libero, se non è libero come in questo caso (lo ha Djuricic, ndr) va benissimo prenderne un altro. Quello che mi pesa è non giocare, se gioco posso farlo con qualsiasi numero”.