La quota 100 è ormai a un passo, ma Fabio Quagliarella ci prova gusto solo se i suoi gol valgono punti. L'attaccante napoletano è andato a segno nelle ultime due giornate di campionato, contro Frosinone e Inter, e adesso sono solo 5 le reti che lo separano dal prestigioso traguardo. "Arrivare a 100 sarebbe una soddisfazione immensa" - ha dichiarato Quagliarella nel corso di un'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport - "ma non è un assillo. Riuscire a raggiungere questo traguardo prima della fine del campionato sarebbe fantastico perché aiuterebbe molto la Samp a centrare la salvezza ed esalterebbe le mie statistiche. I gol sono ancora più belli se servono a qualcosa e noi inseguiamo la salvezza. Portano fiducia. Quello all’Inter è stato inutile, però l’ho fatto ad Handanovic, mica uno qualunque. A me ha dato soddisfazione. Ho ripreso il feeling con la porta dopo un po’ di tempo senza giocare. Montella mi ha inserito gradualmente: pochi minuti, poi mezzora, quindi titolare. Cerco di farmi trovare pronto, poi spero che di tanti tiri qualcuno finisca dentro".
Domenica alle 18 ci sarà Verona-Sampdoria e il Bentegodi porta bene all'ex Toro: "In effetti lì mi è quasi sempre andata bene: ho fatto gol a Squizzi praticamente da centrocampo. Speriamo arrivi una rete, ma soprattutto che porti punti, perché quelle inutili alla fine lasciano un po’ di dispiacere. Qualche anno dopo, sempre al Bentegodi, feci centro in rovesciata, con la Juve. In panchina con i bianconeri c’era Delneri, co lui ho un rapporto bellissimo, fatto di stima e affetto. Ritrovarlo mi darà un enorme piacere". Quagliarella ha due desideri, incontrare Maradona e la convocazione per gli Europei: "Ancora mi manca questa casella. Ho avuto l’onore e il piacere di incontrarlo Ligabue a un concerto a Torino, gran bella gioia. Ogni volta che c’è gran premio al Mugello vado sempre e ho la fortuna di poter parlare con Valentino Rossi per qualche minuto: lo ammiro sotto tutti i punti di vista. Conte? Alla Juve ho giocato il giusto, visti i campioni che c’erano. Conte è il tecnico che ho avuto per più tempo: conosce bene i miei pregi e difetti. E quello azzurro è un sogno che non ho messo da parte, ma tutto passa da quello che farò per la Samp".
Rapporto con Montella: "Più che darmi consigli, riesce a capire cosa penso e cosa voglio, sa cosa dire ai miei compagni per mettermi nelle migliori condizioni. Vuole che mi cerchino molto, pretende verticalizzazioni frequenti. Ho giocato a Udine al centro di un tridente, con Di Natale e Pepe, ma davanti a due fantasisti non mi era mai capitato. Mi piace, mi da molta libertà di movimento. Con due così può arrivare la palla giusta in ogni momento". Quagliarella ha un hobby particolare: "Adoro guardare i gol in tv. Alla domenica sera mi metto lì e vedo tutto, dalle reti della mia Juve Stabia, a quelle dei vari campionati internazionali. Spesso rimango a bocca aperta. Vedo l’azione da diverse angolazioni e posso capire quanta qualità c’è. C’è un gol che non ho mai fatto, e che purtroppo temo di non riuscire a fare mai. Rimango ammirato da chi parte da centrocampo e salta due o tre avversari prima di segnare. Al massimo ne salto uno...".