Campionato fermo per gli impegni delle nazionali, in casa Sampdoria quella di oggi è stata la giornata di Daniele Pradè. Arrivato a metà ottobre a Genova, e firmato il contratto col club di Ferrero fino al giugno 2017 con opzione per un altro anno, il nuovo Coordinatore dell'Area Tecnica della Samp è stato presentato questa mattina alla stampa dal Centro Sportivo Mugnaini di Bogliasco, soffermandosi su diversi temi. Al suo fianco anche il ds Osti e l'avvocato Romei, il primo a prendere la parola:
"La scelta di Daniele è nel senso di continuare a crescere, la società ha progetti ambizioni e Daniele è un dirigente importante con grandi trascorsi: è partito il progetto di Bogliasco, dello stadio, del settore giovanile. Abbiamo ritenuto fosse importante una figura di raccordo, questo non sminuisce l'operato di Osti e dei suoi collaboratori. Siamo contenti di avere Daniele con noi. La scelta che ha fatto la società anche con Daniele è stata quella di strutturarci. Quando siamo arrivati c'era una società che doveva adattarsi a una realtà che stava cambiando, con delle basi solide. Che sono un centro sportivo all'altezza, uno stadio punto di forza della società. Su queste tematiche fondamentali abbiamo avviato un percorso, nel proseguire questa strada abbiamo ritentato di avere un'altra figura con noi, con tutte le decisioni che verranno condivise. Candidatura in Lega? È uscito il mio nome è mi ha fatto piacere perché vuol dire che il mio lavoro è stato apprezzato, ma non ho intenzione di candidarmi e non ritengo di essere la persona giusta in quanto molto impegnato nel lavoro con la Sampdoria, e credo che chi ricoprirà quel ruolo debba essere più libero. Cerco di dare il mio contributo, ma da addetto ai lavori. La parola d'ordine che noi vogliamo dare è senso di appartenenza di identità, nella maglia e nei valori. È credo che questa debba essere la parola d'ordine di tutta la società".
Spazio anche ad Osti, prima delle parole di Pradè: "Da mesi abbiamo pensato di far entrare una figura importante è in società, con il presidente e l'avvocato ci siamo incontrati più volte per valutare il profilo giusto. Alla fine abbiamo scelto prade perché abbiamo ritenuto fosse il profilo per far crescere la società, ci sarà spazio per tutti, il mio campo sul mercato che dura tutto l'anno, sono convinto ci sarà spazio per tutti e supporto tra tutte le parti. Do il benvenuto a Daniele. L'organizzazione del lavoro dopo l'esperienza durata poco con Sagramola? Devo solo ringraziare Ronaldo Sagramola, che insieme al presidente Garrone mi ha portato qui. Che ci potesse una figura in più che potessero fare da cerniera tra le aree è da tempo che se ne parla, non era stato trovato il profilo giusto. Non penso ci saranno problematiche di competenze tra persone che fanno calcio da tanti anni".
Ecco poi Pradè: "Oggi per me essere qui è un grande privilegio, il fatto di essere stato scelto dal presidente Ferrero che fa una carica importante. Sono contento di essere qui con Romei e Osti che conosco da trent'anni, c'è stima reciproca e sono arrivato qui un una società che vuole crescere. C'è un settore giovanile importante, il progetto della realizzazione del centro sportivo a Bogliasco, ci sono degli aspetti sui quali lavorerete e poi la cosa principale c'è una prima squadra che è la cosa principale. Ringrazio la famiglia blucerchiata, oggi posso iniziare ufficialmente la mia avventura e sono felice di essere qui. La fotografia della Sampdoria è quella di una società che in tutti i modi sta cercando di diventare una società moderna, io porto esperienza, dedizione. Faccio parte di un comparto sportivo, che comprende il presidente, l'avvocato Romei, la squadra, lo scourging e un mercato che oggi è aperto 360 giorni all'anno. In più il budget, perché c'è una società che deve crescere anche da quel punto di vista. Mi piace anche la parola cerniera, perché dovremo lavorare a stretto contatto. Cosa mi ha chiesto Ferrero? Di crescere insieme, migliorarci. Vuole che la Sampdoria sia una struttura che cresca passo dopo passo. La Sampdoria dev'essere serena, leggera, crescere e migliorarsi anno dopo anno. La parte politica? Affronterò Romei, in una sampdoria che a livello di forza non è seconda a nessuno, anche in Lega dove hanno capito che c'è una società che vuole lavorare per il sistema e per migliorarlo. La sampdoria è una voce autorevole, una voce che conta".
Dal mercato al futuro: "Quando sono stato contattato, i primi discorsi sono stati fatti i primi di giugno, il lavoro che è stato fatto è stato ottimo. C'è un bravissimo tecnico e dei giocatori che hanno la capacità di giocare a calcio, la Sampdoria parte da questo. Poi la mia è stata un'estate delicata, potevo andare altrove. Per me è stata una priorità essere qua, tra una decina di giorni inzieremo a valutare le situazioni da migliorare, anche di quei giocatori che sono scontenti. Da qui partiremo. Se ho la ricetta per il caso Cassano? Non ce l'ho, se ne è parlato poi già tanto. Gli investitori stranieri nel calcio? Ben vengano, sono anche contento per gli amici Ausilio e Gardini che sono riusciti a imporre la loro professionalità, il nostro è un ruolo difficile. L'investitore deve capire che se vuole crescere si deve anche affidare a dei professionisti. Il mio contratto solo di un anno? Ho firmato un anno più opzione per il secondo, noi abbiamo oggi sei mesi per conoscerci e annusarci, ma con il presidente e l'avvocato Romei stiamo lavorando per il futuro".
Considerazione, infine, su dove potrà arrivare la squadra: "Se la Sampdoria può arrivare ai livelli di Firenze? È questa la nostra ambizione, non parliamo di risultato sportivo ma di crescita. Noi cercheremo di fare tutto per crescere anno dopo anno. L'Europa è un obiettivo, che va perseguito con il tempo. Con Ferrero abbiamo parlato di due elementi fondamentali: il primo il senso di identità e di empatia, che ci dovrà essere con i tifosi. Riportare la Primavera a Bogliasco va in questa direzione, avvicinare i ragazzi alla prima squadra. Poi sono molto congegnato di lavorare con Alberto Bosco, ragazzo preparato al quale cercherò di dare la mia esperienza. Cercheremo di crescere a compartimenti stagni in maniera importante. Ritrovare Praet, Muriel, Linetty e Cigarini che volevo alla Fiorentina? Forse sono stati più bravi di noi - scherza - l'inseguivamo parecchio. Firenze? Sono stati quattro anni meravigliosi, domenica è stata una grande emozione ritrovare persone con le quali ho lavorato in grandissima sintonia. Ringrazio l'accoglienza che mi è stata riservata, spero di poter dare il mio stesso contributi qui e di fare la stessa crescita. Il ricordo più bello e il rimpianto dell'esperienza in viola? Quello più bello in assoluto la vittoria con la Juventus con la tripletta di Rossi, forse è stata l'è opzioni più grande. I rimpianti nella vita vanno dimenticati, quello più serio Mario Gomez. Tutto il resto rientra nelle situazioni del calcio".