Gli applausi della scorsa settimana vanno dimenticati. Palermo-Juventus non avrà dato punti ai rosa di De Zerbi, ma ha dato una nuova consapevolezza per quelle sfide che saranno fondamentali in ottica salvezza. A partire da quella di domenica con la Sampdoria, una partita che l’allenatore bresciano non intende sottovalutare, anche alla luce del momento negativo dei blucerchiati: “Dobbiamo migliorarci sempre, abbiamo un risultato da prendere. Il nostro miglioramento passa dall'allenamento e dall'apprendimento di quello che propongo ma anche dalla maggior convinzione trovando il risultato. Siamo riusciti a completare la settimana con tutti gli allenamenti, ma la crescita non è sempre costante. Ci sono degli alti e dei bassi”.
Le assenze pesano, anche se il Palermo va pian piano ritrovando la luce in fondo al tunnel. Il primo a rientrare è Michel Morganella, già inserito nell’elenco dei convocati. Il secondo sarà Slobodan Rajkovic, che in settimana ha partecipato alla partitella con gli Allievi indossando una maschera al volto, ma che a Genova non sarà presente: "Rajkovic non è convocato perché ancora non sta bene - spiega De Zerbi -. Ha una mascherina protettiva che lo condiziona”. Meglio non rischiarlo, in una partita che vale tanto per il Palermo e per l’allenatore degli avversari, Marco Giampaolo: “È un amico, lo stimo molto come allenatore. Non so come troveremo la Samp, ma so quello che voglio dalla mia squadra. La voglio affamata e rognosa, dobbiamo pensare sempre a noi stessi. Loro, oltre ad essere una squadra organizzata, hanno giocatori di qualità come Cigarini, Muriel, Viviano e Barreto”. La qualità dei doriani contro il “bilancino” di De Zerbi, che in queste settimane ha dovuto attingere all’intera rosa per fare un po’ di turnover. Sono solo tre i giocatori non utilizzati dall’ex allenatore del Foggi, tra cui il capitano Vitiello e Ouasim Bouy, uno degli acquisti estivi di Zamparini: "Bouy e Vitiello ancora non hanno giocato, ma quest'ultimo lo considero un giocatore importantissimo, un capitano in campo e fuori. Le scelte, però le faccio io, prendendomi le responsabilità in buona fede. Anche loro due avranno spazio, così come tutti in squadra. Voglio considerare tutti importanti, sia nelle parole che nelle presenze in campo. Questa deve essere la nostra caratteristica principale”. Benedetto GiardinaData: 01/10/2016 -