Luis Muriel, l'anno della svolta. In pochi ci credevano, vista la lunga attesa, ma adesso per Luis parlano i numeri, 10 gol e 9 assist in 28 presenze, la continuità e uno spirito di sacrificio inedito per la punta colombiana. Dati che non sono passati inosservati a nessuno, neanche alla Juventus, prossima avversaria in campionato.
"La prima sfida contro la Juventus fu con il Lecce nel gennaio 2012, perdemmo in casa" - si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport - "La difesa era composta da Barzagli, Bonucci, Chiellini. Sono ancora lì. Sono le colonne della squadra, veri esempi in campo che spingono tutti a volere sempre di più. Loro sono il segreto dei successi della Juventus. Il più duro da superare è Barzagli. Veloce, tecnico, bravo nell’uno contro uno. Con Thiago Silva è il più forte difensore che ho incontrato".
Battere i bianconeri? Sì può fare: "Loro sono fortissimi, da anni dominano il campionato, hanno una mentalità incredibile, ma in Italia non esistono partite scontate. Noi stiamo bene, abbiamo fiducia e davanti al nostro pubblico abbiamo già compiuto imprese importanti contro Inter e Roma. Sarà dura, ma non saremo asini legati, sarà una sfida combattuta. Record di gol? E’ una cosa a cui tengo, ma come ho imparato da Giampaolo: prima viene la squadra poi il singolo. Se il mio primato arriverà inseguendo gli obiettivi della squadra sarà perfetto. Ieri, poi, è arrivato mio padre dalla Colombia: un’altra spinta alla ricerca di una soddisfazione speciale".
Sulle voci che lo vedrebbero vicino proprio ai bianconeri: "Devo fare una precisazione: io ho ammesso di aver sentito queste voci, da parte dei media, ma non ho avuto contatti con nessuno. Non c’è nulla di concreto, ma solo voci. Ferrero? Lui è una persona che mi ha fatto del bene e non lo dimenticherò mai. Ha creduto in me in un momento difficile. Mi ritrovo spesso a pensare alla mia adolescenza, ai soldi che mancavano, a quando andavo a vendere i dolci che faceva mia nonna per pagarmi il biglietto dell’autobus che mi portava all’allenamento. Poi penso a quello che ho ottenuto e mi commuovo. Sì, quella cifra fa impressione".
La settimana prossima Muriel avrà un ospite bianconero in casa: "A Cuadrado piace molto il mare e viene spesso a trovarmi a Genova. Visto che la prossima settimana dobbiamo andare in nazionale, si fermerà a dormire qui da me. Chi è più veloce? Lui è imbattibile nei primi metri. Io vado meglio nella progressione. Ma credo di non aver mai visto uno che, come lui, va fortissimo nei primi metri e pure sulla distanza più lunga. E’ un caso raro. Dribbling? Anche qui è meglio lui, ha finte incredibili nel breve. Io ho bisogno di più spazio".
Adesso il colombiano si è dato anche al sacrificio: "E’ stata la mia croce per qualche tempo. Sono cose che ho lasciato indietro altrimenti con la testa non ci stavo più e non mi sarei ripreso. Il bivio che avevo davanti portava ad arrendermi, a tornare in Colombia a 26 anni. Mi son detto: o cambia tutto o smetto. Io a inizio stagione mi son detto: tutti si aspettano di vedermi fallire, ma se trovo continuità dimostro di non essere quello di cui parlano, stupirò tutti e sarà bellissimo. Sta succedendo. Tutto, in fondo, parte dalla voglia che abbiamo di essere qualcuno, nella vita come nel calcio".