Meno uno al ritorno al Ferraris della Sampdoria, dopo le due trasferte consecutive in casa di Verona ed Empoli. Quattro punti in due gare (sette in tre, considerando anche l'ultima a Marassi con il Frosinone), ad allontanare la zona rossa della classifica e a puntare un finale di stagione diverso. Occasione per allungare ancora e dare continuità al buon momento di Soriano e compagni il match di domani pomeriggio con il Chievo Verona di Maran, reduce dal pareggio del Bentegodi con il Milan. Come ogni vigilia, a introdurre la sfida dalla sala stampa del Mugnaini l'allenatore blucerchiato Vincenzo Montella.
"Quella di domani è una partita fondamentale, come ha detto in settimana il nostro ds Osti penso sia la più importante dell'anno. Affrontiamo un avversario ostico, una tra le squadre realizzate con logica per il proprio sistema di gioco, una formazione che sa quello che vuole e che sa come colpire. Quella di Maran è una formazione completa che difficilmente ti fa giocare bene, da parte nostra ci dovrà essere questa predisposizione mentale nel non avere fretta, mi aspetto una grossa prestazione".
Prestazione che in caso di vittoria potrebbe anche aprire le porte a un finale diverso di stagione per i blucerchiati. "Tre punti potrebbero farci guardare davanti? Un successo darebbe un po' di respiro per fare altri discorsi, ma ora dobbiamo pensare alla gara che come detto prima è la più importante dell'anno". Sulle chiamate delle Nazionali, stimolo in più per i giocatori. "Le motivazioni nel calcio sono fondamentali, se qualche ragazzo ha questo obiettivo è sicuramente uno stimolo in più per lui ed un vantaggio anche per la squadra".
Sulle parole del presidente e Ferrero, che ha aperto le porte della sua Sampdoria a un eventuale Totti lontano da Roma. "Francesco è un grande giocatore, se gestito può ancora fare bene, poi il tempo passa per tutti: per me non ci sarebbe nessuna preclusione, ma non credo lascerebbe Roma per un'altra squadra italiana. Si ricomporrebbe il trio Montella-Cassano-Totti? Sarebbe l'occasione per rivederci tutti insieme in panchina" scherza l'allenatore.
A chiudere la conferenza una battuta sulla 'lite' Puggioni-Cassano continua: "È stato un diverbio come ne succedono spesso, in generale certi episodi non escono perché gli allenamenti sono sempre a porte chiuse. Non accadessero sarebbe meglio, ma quando succede si cerca sempre il risvolto positivo e quando lo screzio non continua è anche una cosa positiva, vuol dire che la squadra ci tiene"