Genova scende in campo con il progetto 'Una vita da social', una campagna educativa organizzata dalla Polizia di Stato con l'obiettivo di sensibilizzare i più giovani sui rischi connessi all'utilizzo di Internet.
Tra gli ospiti il difensore della Sampdoria Lorenzo Tonelli, testimonial del progetto, che ha spiegato ai ragazzi delle scuole l’importanza dell’uso consapevole dei social network, prima di parlare ai microfoni dei cronisti presenti di presente e futuro: “Io penso ad essere un professionista, quindi a dare il massimo in allenamento e qualora venissi chiamato in causa. Il riscatto non è una cosa che mi distoglie dalla quotidianità. Nel mio futuro ancora la Sampdoria? Questo bisogna vederlo, bisogna vedere cosa decidono le società. Da Napoli dicono che a Genova non mi facciano giocare perché vogliono abbassare il costo del cartellino? Questa io la chiamo politica, non so se sia vero o no, come giocatore io penso ad allenarmi e se chiamato in causa a giocare al massimo, questa è l’unica cosa che devo fare. La mia volontà a fine stagione tra Napoli e Sampdoria? Io voglio trovare una soluzione che vada bene a me e alla mia famiglia, voglio trovare una società che mi dia fiducia, se sarà la Sampdoria bene se non lo sarà cercherò un’altra società”.
Dalle questioni legate al contratto al campo, sulla sconfitta inaspettata col Frosinone e l’Inter alle porte. “È obbligatorio ripartire dopo ogni sconfitta, altrimenti si andrebbe in un declino: ci aspetta una partita difficile perché l’Inter sulla carta è una squadra forte però abbiamo dimostrato anche all'andata di potercela giocare. Il calo delle ultime due giornate? Sono momenti, il calcio è fatto di momenti: sono situazioni che possono capitare, l’importante è ripartire. Non pensare agli errori ma farne tesoro e cercare di fare meglio, ripartendo dalla voglia di vincere”.