Luci pronte ad accendersi, meno uno al derby della Lanterna. Il numero centoquattordici tra Genoa e Sampdoria, per novanta minuti pronti a regalare emozioni e spettacolo. Appuntamento che a poco più di ventiquattr'ore dal fischio d'inizio Marco Giampaolo ha introdotto così. "La Sampdoria arriva bene alla partita, la squadra ha fatto una buona settimana: arriviamo con serenità, attenzione. Arriviamo con condizione e animo giusti per una partita molto importante per tutto l'ambiente sampdoriano. Riscrivere la storia? Non si vincono due derby di seguito in A dal '60, non ero nato - scherza Giampaolo - è una bella possibilità e va inseguita perché questa squadra può scrivere un pezzettino di quella che è stata la gloriosa storia della Sampdoria. Cosa ho detto ai ragazzi? Questa é una gara in cui abbiamo tutto da vincere e niente da difendere. Possiamo scrivere la storia, migliorare la nostra classifica. L'importanza della gara innalzerà il livello di attenzione, ma noi non dobbiamo perdere identità, dobbiamo giocare a calcio e fare quello che sappiamo fare meglio. Che gara sarà? Mandorlini ha fatto appena due partite e il Genoa ha molti giocatori nuovi. Nella forma il Genoa in qualcosa è cambiato, è una partita meno decifrabile, meno chiara rispetto all'andata. Abbiamo preparato un certo tipo di gara, poi il derby sfugge alle logiche. Mi aspetto un Genoa che affronterà il derby con grande attenzione e agonismo. Non andiamo a fare la guerra ma a giocare a calcio".
"La squadra fisicamente come sta? Barreto sta bene, sono tutti recuperati e disponibili. I tifosi? Mi sono informato oggi come potrebbero essere le proporzioni allo stadio, uno a tre penso. Ma i nostri diecimila si faranno sentire. Come ho vissuto la settimana rispetto all'andata? - quando la panchina di Giampaolo era a rischio - All'andata arrivavamo da quattro sconfitte, ma ero sereno, la squadra mi seguiva allora come oggi, l'ho vissuta allo stesso modo, la differenza è che abbiamo una grande chance. Un secondo derby vinto sarebbe un'altra bella pagina da scrivere in coda al nostro percorso".
Sulla formazione. "Devo ancora deciderla, mezzo dubbio ce l'ho e ho una notte per sbagliarla - scherza Giampaolo - non ho dubbi legati alla qualità dei calciatori, ma legato all'andamento della gara. In linea di massima ce l'ho in testa. Dando un occhio alla panchina? La panchina quando per un subentrante è presenza diventa qualcosa in più di positivo, non puoi far altro che aspettarti qualcosa in più da lui. Se la si percepisce come penalizzazione non ti dà nessun tipo vantaggio, se tre subentranti danno valore aggiunto allora si che puoi chiamarti squadra".
