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Data: 08/12/2017 -

Sampdoria, Giampaolo: "Lopez un leader, il suo Cagliari ha delle idee. Strinic? Recuperato, ma ho un dubbio"

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Stop con Bologna e Lazio da mettersi subito alle spalle, Cagliari nel mirino: eccola la vigilia di campionato di casa Sampdoria, domani impegnata contro i ragazzi di Diego Lopez nell'anticipo della Sardegna Arena. Novanta minuti che Marco Giampaolo, a poco più di ventiquattr'ore dal fischio d'inizio del match, dal Mugnaini di Bogliasco ha introdotto così.

"Domani bisogna giocare bene, con intensità, con applicazione mentale e bisogna farlo bene: in casa e fuori, dove ci mancano i ventimila che ci spingono, ma dobbiamo essere bravi lo stesso. Tranne qualche parentesi l'atteggiamento non è mai cambiato, si tratta di gestire in alcuni momenti della partita legati alle influenze ambientali". Sulla sfida contro la sua ex squadra e l'allievo Lopez. "È stato il mio capitano e il mio calciatore, un giocatore di temperamento, serio, un leader. Ho avuto un ottimo rapporto con lui, purtroppo ci sentiamo poco ma non vuol dire, lo ritrovo volentieri. Il Cagliari è una squadra, da quanto è arrivato Lopez, che sta giocando sempre alla stessa maniera, battendo un certo tipo di strada, questo è un vantaggio per loro perché possono lavorare bene sulle cose da migliorare. È una squadra che in casa fa molto bene, ha idee: noi abbiamo visto diverse partite e conto molto su quello che riesce a dare la mia squadra, che loro siano competitivi lo so già, so quali valori abbiano, per me è determinante quello che riesce a dare la mia squadra. La Sampdoria deve farsi rispettare, arriviamo a Cagliari da sesti in classifica e dobbiamo dimostrare di meritare quella posizione: non possiamo accontentarci di giocare al di sotto delle nostre possibilità".

Su come arriva la squadra alla sfida di domani. "Ci arriva bene nell’ottica delle prestazioni fornite in campo, sconfitte a parte, riuscisse a ripetere la prestazione di domenica sarebbe ottimo. Strinic? - rientrato in gruppo mercoledì - È ancora in dubbio, ha ripreso a lavorare con noi, ma ho qualche dubbio sulla sua efficenza fisica: se non gioca tocca a Murru". Dopo l'errore decisivo nel ko con la Lazio. "Ma un giocatore non si giudica su di un episodio. Ha fatto bene nell’ultima gara, ovvio c’è ancora qualche esitazione, gli errori se si fanno in linea con quello che si sta facendo va bene, perché li puoi analizzare e superare: un errore non può determinare un'esclusione. Un giocatore non sta dentro solo se è un lavativo, se non si applica, se è superficiale, non in base agli errori. Il problema non si pone perché in allenamento mostra impegno, cerca di capire, fa le cose per bene. Testa e scelte anche in vista della Fiorentina in coppa? No, penso a giocarmi al meglio questa, poi penseremo alla Coppa Italia". A chiudere la conferenza una battuta sulle parole dell'ex presidente della Sampdoria Edoardo Garrone, che in settimana ha raccontato di essere stato vicino a portare a Genova Giampaolo già in passato. "Ci sta di essere contattato, fa parte del nostro lavoro, le dinamiche interne non le conosciamo mai fino in fondo. Io le chiamo opportunità, rispetto le scelte perché anche io le faccio la domenica, chi decide se ne assume anche la responsabilità. Se non si è concretizzato ai tempi voleva dire che doveva andare così, menomale che si è concretizzato dopo".



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