Sosta alle spalle, luci del Ferraris pronte a riaccendersi. È giornata di vigilia quella di oggi in casa Sampdoria, con i blucerchiati pronti ad ospitare alla ripresa del campionato i Campioni d'Italia della Juventus. Sfida sulla carta proibitiva, di quelle che il Doria però ha sempre dimostrato di saper affrontare con lo spirito giusto. Novanta minuti che Marco Giampaolo, a poco più di ventiquattr'ore dal fischio d'inizio del match, dal Mugnaini di Bogliasco ha introdotto così.
"Nei prossimi quarantanove giorni giocheremo undici gare? Le stesse partite affrontate fino ad oggi: un altro mini ciclo, questo significa che il cammino è lungo e che saremo messi alla prova al di là del risultato di domani che dà comunque autostima. Un mese e mezzo varrà quanto abbiamo fatto in quattro mesi, dobbiamo pensare partita per partita: la nostra partita è quella di domani. Come si prepara una sfida contro la Juve? Sul campo, attraverso lo studio della partita e delle motivazioni, è una gara che si prepara da sola. I calciatori devono riordinare le idee, recuperare chi è rientrato dalle nazionali. La squadra deve arrivare serena all'appuntamento e deve pensare a divertirsi, altrimenti si rende meno. I giocatori devono divertirsi e divertire, dobbiamo rivalutare il senso ludico di questo sport".
Sulla sosta per le nazionali. "Se può aver spezzato il nostro ritmo? La squadra l'ho vista bene, i dubbi derivano dal fatto che in tanti stanno bene, meriterebbero di giocare tutti. La sosta avevo detto che dopo la vittoria nel derby era ideale in quel momento, ed ero contento ci fosse una partita come la Juve subito dopo. Lo confermo. Per batterla ci vorrà una mentalità vincente? Alla Samp non manca mai la mentalità, servirà che dia qualcosa in più chi l'ha già battuta? I giocatori non devono dare qualcosa in più, questi giocatori han sempre dato qualcosa in più. Far risultato con la Juve sarebbe di grande prestigio, la posta in palio è alta e ci puntiamo. Come sono rientrati i nazionali? Hanno ancora un altro giorno per recuperare, quando rientri dalla nazionale devi recuperare il ritmo".
"Ramírez? Sta bene, l'ho visto bene. Può capitare che in un campionato un giocatore abbia un momento di appannamento, posso farlo riposare una partita, ma non cambia la valutazione". Tornando alla gara di domani e alle potenzialità della squadra. "Se i giocatori si divertono le cose vengono anche meglio, poi il peso della partita di domani è già pesante: il massimo potenziale di questa squadra non possiamo dirlo, non lo conoscete voi e nemmeno io, magari abbiamo già dato di più. Bisogna venire al campo per migliorarsi, giocare la partita per divertirsi, divertire e raccogliere una soddisfazione, buttare giù quella bestia lì poi è difficile. Qualche chance in più quest'anno? Anche l'anno scorso qui facemmo bene, me la sono rivista la gara. Già pensare di potersela giocare è una mezza vittoria, poi proveremo a misurarci contro un grande avversario sperando di poterlo fare. Questa ancora una gara proibitiva come dicevo la scorsa stagione? È quasi proibitiva, perché la samp si conosce meglio, perché fa cose migliori e dico quasi per dare una chance e far pensare ai tifosi... chissà".
"Come mi aspetto i nazionali italiani esclusi dal mondiale? Io mi aspetto che giochino tutti. Se io fossi un giocatore vorrei scendere in campo e non portarmi dietro quella delusione. Non c'è migliore cosa che giocare e penso che Allegri la pensi allo stesso modo. Penso che Buffon, Chiellini e Barzagli vogliano giocare. Me li aspetto in campo e super motivati. L'esclusione dell'Italia al Mondiale? Han parlato tutti, il mio parere non aggiunge o toglie nulla. Ognuno farà le sue riflessioni, è difficile giudicare se non in maniera superficiale quello che vedi e sul quale non lavori. E' difficile farlo se non conosci le dinamiche, l'esclusione dal mondiale è comunque una delusione grandissima".