Qualche giorno fa Roma è stato protagonista di un summit con i vertici della Sampdoria per discutere della prossima stagione. Ieri ha ritirato a Napoli il premio Football Leader come miglior allenatore dell’anno. Periodo impegnato per Marco Giampaolo, che sembra aver chiarito ogni dubbio con il presidente Ferrero ed è pronto ad andare avanti sulla panchina blucerchiata, nonostante le voci che lo volevano vicino al Napoli: “Io ho sempre detto che alla Samo sto benissimo e che Napoli non era nei miei pensieri, siete voi che lo scrivevate – Ha dichiarato l’allenatore blucerchiato in un’intervista rilasciata al Secolo XIX- Vertice a Roma con i dirigenti della Samp? Ho sentito che si dà un giudizio positivo del mio lavoro basato sulla valorizzazione dei giovani e la ricerca del bel gioco. Andremo avanti da qui”.
Obiettivi che non prevedono grandi piazzamenti in classifica: “Oggi la Samp non è quella di Wembley, è una società sana, che cresce, con progetti e investimenti, ma grossomodo da decimo posto, da centro classifica: poi se va bene può fare settima, se va male dodicesima, ma di base non lottare per le posizioni alte. E’ importante ricordarlo per evitare equivoci. Io non sono contro i sogni, ma per la realtà, bisogna essere realisti per non regalare illusioni. Se succede come quest’anno, è chiaro che ci si riprova a puntare in alto però se va male nessuno dica che si è fallito”.
Giampaolo analizza poi il prossimo mercato: “Se partono Torreira e Praet vanno rimpiazzati, altrimenti è inutile discutere di obiettivi ma c’è solo da lavorare duro per non finire nelle zone calde. Pecini? Se si perde lui, si perde un valore grosso, come un top player”. Infine una battuta sulle possibili operazioni in entrata: “Vorrei Bentancur della Juve e Rog del Napoli e altri che cito solo perché so che non potremo prenderli”.