Conto alla rovescia che sta per scadere, luci pronte ad accendersi. È giornata di vigilia quella di oggi in casa Sampdoria, ma non certo una vigilia come tutte le altre: domani al Ferraris di Genova, fischio d’inizio alle 20.45, riflettori tutti puntati sul derby della Lanterna, il numero centosedici tra rossoblù e blucerchiati. Vista Europa da una parte, supremazia cittadina da ritrovare dall’altra: da Bogliasco a Pegli, un solo obiettivo per le due squadre. Vincere, perché nella sfida che può valere una stagione intera la vittoria, alla fine, è davvero l'unica cosa che conta. Novanta minuti che Marco Giampaolo, a poco più di ventiquattrore dal fischio d'inizio del match, dal Mugnaini ha introdotto così.
“Il derby è dei tifosi, è un affare di famiglia: i calciatori e l’allenatore devono interpretare al meglio questo tipo di sentimento. Saperlo interpretare e portare in alto questo sentimento. All’arte cose sarebbero banali. Bisogna distinguere tra calcio e pallone. E di pallone possono parlare tutti, il calcio non è per tutti. Una settimana fa eravamo morti, ci arriviamo... siamo sfavoriti e siamo sempre morti. Io so qual è il percorso della Sampdoria, che percorso può fare, siamo lì da tanti mesi e l’obiettivo è restare lì per giocarci un obiettivo straordinario, non ordinario, fino alla fine del campionato. Il record e la storia? Sono appeso ai miei giocatori per la storia. La condizione della squadra? Abbiamo ancora un allenamento domattina, deciderò domani chi far giocare: se quelli che hanno fatto bene a Bergamo o chi ha recuperato. Sorprese in vista? Dipende quali sono per voi le sorprese. Caprari trequartista non lo è. Andersen in campo? Non lo è”, le parole di Giampaolo.
Sul Genoa avversario di giornata. “È una squadra quadrata, che sta sempre in partita, prevedo una gara complicata sul piano della contrapposizione: una partita fisica e non solo tecnica. Ho grande rispetto per il Genoa, lo dissi anche alla vigilia dell’andata. È un Genoa diverso con Ballardini? I numero sono importanti, Ballardini ha fatto un grande lavoro, Juric per me è un bravo allenatore. È una squadra diversa rispetto ai derby che abbiamo giocato”.
Sui tifosi, che stasera andranno in ritiro a dare la carica alla squadra. “Saremo di più allo stadio, l’ultima volta eravamo meno (la Sampdoria gioca in casa, ndr). Se la Samp oggi è lì a giocarsi un obiettivo importante credo lo debba anche ai suoi tifosi, che l’hanno sostenuta incessantemente: ci sono partite che non vinci perché si creano inerzie negative, il nostro pubblico in questo senso ha fatto spesso la differenza in positivo”.