Giornata di vigilia quelli di oggi in casa Sampdoria, domani impegnata all’Olimpico di Roma contro la Lazio di Simone Inzaghi: vera e propria bestia nera per i blucerchiati - la vittoria lontano da Marassi manca addirittura dal 2005 (1-2 firmato Kutuzov-Flachi con Novellino in panchina) - e anche di Giampaolo (tre su tre le sconfitte per la sua Samp contro i biancocelesti, quattro su quattro i ko dell’allenatore nei confronti con Inzaghi). L’occasione per invertire la tendenza i novanta minuti di domani, che Giampaolo dalla sala stampa di Bogliasco ha introdotto così.
“La terza partita in sette giorni e è dispendiosa, anche perché ha iniziato a fare caldo e domani forse sarà la giornata più calda: ma vale per entrambe le squadre. La Lazio è un avversario forte, quella che forse ha giocato più partite, è un avversario difficile da affrontare, ad oggi sta facendo un campionato straordinario. Cambierò qualcosa, attingendo alle risorse mentali e fisiche che abbiamo. Le caratteristiche della Lazio che ci hanno messo sempre in difficoltà? È una squadra fisica, tecnica, che ha delle buone individualità: sarà una partita difficile, che la Sampdoria andrà a giocarsi, l’avversario è uno dei migliori e c’è poco da girarci attorno. Hanno dei punti deboli? Li ha la Lazio, ma li ha anche la Sampdoria”.
Sullo spirito di rivalsa per l’anno scorso. “La rivalsa quando passa un anno intero non interessa, i giocatori se lo dimenticano, dobbiamo fare risultato per il nostro obiettivo. Non esistono score e anni... non ci fa caso mai nessuno, quello che importa a noi è alimentare questo sogno. È già un risultato straordinario essere lì, a giocarci qualcosa che conta. L’unica cosa alla quale devo stare attento è vedere chi sta meglio rispetto a chi lo è meno”. Dal gruppo al singolo. “Strinic? Sta bene e domani gioca, così uno ce l’avete. Mercoledì ha fatto una buona partita sul piano tecnico, poi l’ho visto più sereno e consapevole: ma io l’ho sempre detto, non mi facevo scrupoli a far giocare il ragazzo per la situazione contrattuale particolare. Ha fatto bene contro il Bologna, penso possa fare bene in questa ultima parte di campionato. Nella gestione della palla non penso esistano terzini migliori di lui, quando però sei distratto da altro è possibile essere condizionati”.
A chiudere la conferenza una battuta sulle difficoltà di questo finale di stagione. “A cinque gare dalla fine non possiamo pensare ai punti deboli degli avversari, a cosa hanno fatto: bisogna giocarsela al meglio contro tutti, saranno cinque partite difficilissime ed è un discorso che vale per tutte le squadre. È un bene che sia così, per questo motivo le partite dovranno essere giocate tutte al cento per cento. Tutto il resto non conta, si possono fare risultati eclatanti contro squadre impossibili e bucare l’impegno con una squadra più facile”