Duecento settanta minuti alla fine del campionato e un sogno chiamato Europa da continuare a inseguire: quello della Sampdoria di Marco Giampaolo, domani impegnata al Mapei Stadium contro il Sassuolo dell’ex Iachini. Sfida che l’allenatore blucerchiato, a poco più di ventiquattr’ore dall’inizio del match, dalla sala stampa del Mugnaini di Bogliasco ha introdotto così.
“Domani una gara da dentro o fuori per l’Europa? Rispetto alla settimana scorsa siamo sempre su quel treno, poi siamo ancora senza biglietto: - sorride Giampaolo - Il controllore ci vuole buttare giù, ma noi dobbiamo rimanere aggrappati. Il campionato è ancora aperto, sarà una partita importante e da vincere, ma è ancora tutto aperto". Dalla corsa all’Europa all’avversario di domani. “Chi si è trovato in quelle situazioni non può dimenticare quelle che sono le emozioni del momento, fino a quando non raggiungi l'aritmetica non sei salvo: domani mi aspetto una partita difficile perché il Sassuolo ha qualità ed è difficile da affrontare. Io non mi aspetto nessuna partita tra virgolette in discesa, anche perchè noi non ci arriviamo al meglio delle nostre possibilità: ora però è il momento dove non dobbiamo fare gli schizzinosi, ma essere concreti". Il non al meglio dell’allenatore della Samp è riferito al reparto offensivo. “Dove su quattro attaccanti uno sta bene, uno non è convocato e due speriamo facciano il miracolo: chi sta bene è Kownacki, poi tra Quagliarella e Caprari non so".
A non mancare al Mapei Stadium saranno di sicuro i tifosi, pronto un vero e proprio esodo per colorare di blucerchiato lo stadio del Sassuolo.
"Sento di questo esodo, i nostri tifosi ci verranno a sostenere in quel di Reggio Emilia: noi, infatti, abbiamo due obiettivi al di sopra di ogni cosa. La partita con il Sassuolo e far tornare i tifosi a Genova con uno spirito positivo. Quando si spostano in tanti c'è chi lo fa tranquillamente e chi fa sacrifici". Tornando al campo, sugli errori da non ripetere rispetto alla sconfitta dell’andata. “Loro giocano in maniera diversa, ha cambiato pelle il Sassuolo rispetto ad un girone fa: fu una partita che perdemmo alla fine, con un gol evitabilissimo. Il Sassuolo prima della sconfitta di Crotone aveva inanellato risultati positivi, è una squadra che ha delle qualità, è una società forte, si è ritrovata lì ma ha poco da spartire con quella classifica. E' una squadra molto preparata sulle palle inattive, molto forte nelle ripartenze: noi ci siamo preparati, adesso è il momento di essere concreti".
Mettendo in campo energie e qualità, come quella messa in mostra in questa stagione dal centrocampista belga Dennis Praet. “Penso sia migliorato, ma è difficile arrivare in Italia ed essere efficaci e pronti: quando arrivano credo abbiano bisogno di orientamento. Diverso discorso va fatto per Ramirez o per Bruno Fernandes, che erano già stati in Italia. Se le qualità le hai prima o poi le tiri fuori: lui ha tecnica, motore, penso sia migliorato nella fase di non possesso palla. Per me resta sempre una grandissima mezzala, può fare il ruolo di trequartista ma non mi cambia nulla: in futuro può anche giocare play". Tornando alla gara. “L'azzeramento delle gerarchie una chiave per queste ultime partite? Le gerarchie le costruisce il campo con le prestazioni e gli allenamenti quotidiani: io sono per cambiare poco e dare fiducia, un giocatore può sbagliare le partite ma se vedo che in settimana ha la voglia di migliorare lo sostengo. Poi può capitare il momento in cui un giocatore non è in uno stato ottimale e allora gioca un altro".