Vittoria col Verona alle spalle, per Viviano e compagni è tempo di pensare ai prossimi novanta minuti di campionato: quelli che vedranno Milan e Sampdoria giocarsi punti importantissimi per la corsa ad un posto in Europa. Eccola la vigilia di casa Samp, domani impegnata al Meazza contro i ragazzi di Gattuso. Sfida che Marco Giampaolo, a poco più di ventiquattr'ore dal fischio d'inizio del match, dalla sala stampa del Mugnaini di Bogliasco ha introdotto così.
“La squadra è serena, consapevole, non sarà sola perchè ho letto di un ottimo seguito da parte della nostra tifoseria: è una partita che devi giocare con il gusto di potertela giocare, senza tradire i tuoi principi, guardando in faccia l'avversario. Se noi sbagliamo siamo ancora in corsa, se il Milan sbaglia si fa ancora più dura”.
“Se mi aspetto un Milan stanco dopo l'impegno di Europa League? La stanchezza tante volte è mentale e si ripercuote sull'aspetto fisico: il Milan non ha scorie addosso, è mentalmente libero e penso farà una partita al 100% delle sue potenzialità. Gattuso? - che in settima ha messo Giampaolo tra i suoi maestri - E' stato molto bravo, lui rappresenta la più bella pagina o fra le più belle della storia sportiva del Milan: è uno che non usa scorciatoie, mi ricordo un episodio. Eravamo insieme a Coverciano, io feci un intervento ai giocatori che vinsero il Mondiale, avevamo un appuntamento alle 10.30: c'era un ritardatario - non faccio il nome - e lui mi disse di iniziare comunque facendo rispettare l'orario. E' uno che mi piace, uno che rispetta le regole, lo ha dimostrato anche in quell’occasione, è uno che farà strada”.
“Domani uno scontro diretto? Non lo è perché abbiamo tante partite davanti, magari si fa bene questa e poi si sbagliano altre gare che qualcuno può pensare siano più facili: io sono andato a Milano nella mia storia di allenatore sempre con il 90% delle possibilità di perdere e 10% di vedere cosa succedeva, questa volta non sono in quella posizione. Calcoli? - visti i diffidati e i due risultati utili su tre - Noi andiamo ad affrontare il Milan nel suo momento migliore, non ho mai detto alla mia squadra di giocare per non perdere: non saprei fine fare, dirò alla mia squadra di andare a giocare la partita per rispettarci".
Sulla condizione della squadra. “Come sta Zapata? Stanno tutti bene tranne Sala, poi abbiamo un allenamento al pomeriggio, uno domattina e deciderò l'undici. La squadra però l’ho vista bene: così e così martedì, meglio mercoledì, bene giovedì e venerdì. Sono fiducioso. Il recupero di Praet? Va molto bene, conto di riaverlo martedì con noi, ma è una speranza (sorride ndr)". Tornando al Milan. “Se l’ho inquadrato?E' una squadra compatta, ha giocatori come Suso, Bonaventura, Calhanoglu. Cutrone è un giocatore che sa aggredire la profondità: dovrà fare una partita di spessore fisico, tecnico e tattico”.
“Come ho visto mentalmente i miei giocatori? Se fossi un calciatore la vigilia di una sfida così la vivrei alla grande, non vedrei l'ora di giocare la partita perchè è un palcoscenico importante: posso ribadire il valore individuale e collettivo di quello che siamo". A chiudere la conferenza una battuta sulle parole dell’allenatore in settimana sulla maglia blucerchiata e l’attaccamento a questi colori.
“Io ruffiano non lo sono mai stato per carattere, se non ci sono i fondamenti: il sentimento, la passione e lo spirito di sporte zea ti possono far dare di più. Ma non può essere qualcosa di indotto, io ho sentito quelle cose e le ho dette, molte volte é merito anche di chi sa trasmetterti quelle emozioni li. La cosa che mi soddisfa di più è il rapporto tra calciatori e ambiente. Quello della Samp è un ambiente straordinario per lavorare e lo sarà sempre di più, se la Samp non sbaglia a fare le sue programmazioni può andare avanti bene”.