Sampdoria, Ferrero: "Fiducia a Giampaolo, ma voglio che gli investimenti vengano valorizzati"

Era partita bene la Sampdoria, due vittorie su due. Poi però un black-out, almeno per quanto riguarda i risultati: 4 sconfitte consecutive e un pareggio all'ultimo secondo contro il Palermo riacciuffato in extremis. E non può essere soddisfatto il presidente Massimo Ferrero, che in un'intervista al Secolo XIX ha ribadito la fiducia a Giampaolo pretendendo però anche che i suoi investimenti vengano valorizzati in campo. Soddisfazione no, rabbia? Un po', anche perché domenica Ferrero non era a Marassi: "Non ero arrabbiato. E in ogni caso la mia è un'ira 'propositiva': voglio il meglio per la Sampdoria e m'incazzo per costruire, non per distruggere. Giampaolo? Ha la mia fiducia, totale e incondizionata. Ho sempre sostenuto che è il più grande maestro di calcio e che gli va dato tempo. Lui è molto lineare: però una curva ogni tanto può regalarti belle sorprese. Sì, questo glielo dirò". Il pareggio contro il Palermo però non è andato giù al patron: "Se non vinciamo in casa contro il Palermo, quando? Fortunatamente abbiamo pareggiato ma allo scadere. Difenderò fino alla morte Giampaolo, però questo è il terzo anno della mia presidenza ed è quello della maturità, non più degli esperimenti. Voglio vincere ed è per quello che abbiamo investito nuovamente tutto quello che abbiamo incassato per formare una squadra forte che in casa col Palermo vinca, non pareggi all'ultimo secondo". Ferrero poi ha lasciato intendere che tornerà presto a Genova: "Verrò lì perché davanti a un piatto di spaghetti al pesto si chiacchiera sempre meglio. Non sono una persona con spirito malefico, ma un imprenditore. Cosa dirò? Che abbiamo tanti giovani pieni di talento e un grande maestro ad allenarli: sono convintissimo che raggiungeremo gli obiettivi prefissati. Mi aspetto che gli investimenti vengano valorizzati, così da farci vincere".