A inizio campionato, un po' a sorpresa, Bruno Fernandes non trovava spazio. Il talentuoso portoghese allora ha cercato di farsi notare con i gol: prima al Cagliari e al Palermo, poi al Crotone. Effettivamente dalla nona giornata Bruno qualche partita da titolare l'ha giocata, ma non tutte quelle che si aspettava. Da qui la scelta: feste passate a Genova, ad allenarsi.
"Ho fatto salire su un aereo i miei parenti più stretti" - si legge nelle pagine di Tuttosport - "Mia sorella, mio fratello, i mei suoceri, i miei cognati e l'altra cognata, in attesa di un bimbo anche lei. Natale è bello se stai con i tuoi affetti più cari. In Portogallo di solito siamo in 20-25, quest'anno eravamo in 11 ma è stato comunque bello. Non dimenticherò mai, invece, il Natale più brutto della mia vita: giocavo con il Novara e dovevamo scendere in campo il 26 quindi trascorsi le festività in ritiro a Novarello; per me fu tristissimo. Poi però feci la mia prima partita dell'era Aglietti e almeno il sacrifico fu ripagato. Sono molto legato alle tradizioni. Anche in questi giorni io e mia moglie abbiamo portato a Genova un po' di Portogallo. Il 24 a cena si fa il baccalà bollito con le patate, il 25 a pranzo l'agnello, e alla sera di nuovo il baccalà. Si lascia da parte la coda e lo mettiamo a cuocere con le verdure".
Allenamento anche la notte di Natale: "Andare a correre di notte è una cosa un po' anomala ma con tutte queste visite ero rimasto un po' indietro con il programma di Giampaolo. Dopo cena ho portato fuori il cane, era caldo e mi sono detto 'quasi quasi vado a fare una corsetta'. Era già mezzanotte, ho fatto otto chilometri e in effetti non sono passato inosservato anche se a quell'ora non c'era più tanta gente. Mi piace stare in casa, passare serate tranquille e a Udine mi sono trovato benissimo. A Genova però c'è il mare, come nella mia Porto. Al mattino guardo dalla finestra e mi si apre il cuore. Andare via? Non ci penso nemmeno, a Genova sto benissimo, qui nascerà la nostra prima figlia, gioco e mi sono calato perfettamente nelle realtà della Sampdoria. Alle voci del vostro calciomercato ormai sono abituato ma posso dire con certezza che non mi riguardano. Ne circolano tante ma le cose concrete poi sono sempre poche".
Obiettivo della Samp? "Raggiungere i 40 punti, anche se probabilmente la quota salvezza quest’anno sarà più bassa, poi però non ci poniamo limiti. Abbiamo le potenzialità per pensare in grande e sono sicuro che il 2017 ci poterà qualcosa di bello".