Due date in comune segnate da un destino opposto per Entella e Salernitana. Il 28 ottobre coincideva per i biancocelesti con l’ultima sconfitta in B; mentre per gli avversari al contrario con l’ultima vittoria. Oggi invece ecco la prima sconfitta di Aglietti al suo ritorno a Chiavari; mentre per Colantuono i primi 3 punti all’esordio con la Salernitana. Bottino pieno per i granata a Chiavari grazie ai due gioiellini classe ‘97 di casa, Marius Adamonis e Sofian Kiyine. Il primo, portiere lituano in prestito dalla Lazio, è stato probabilmente l’MVP di giornatta: almeno 3 interventi decisivi ma soprattutto il rigore parato a Troiano nel primo tempo che ha consentito ai suoi di rimanere sullo 0-1. Secondo tiro dagli 11 metri parato in campionato in appena quattro presenze in B: una media davvero niente male. il primo lo parò all’esordio a Rosseti contro l’Ascoli e si guadagnò i complimenti di Lotito che, con tutta probabilità, stasera si farà sentire nuovamente. È stato chiamato a sostituire Radunovic e l’ha fatto alla grande.
Per Kiyine oggi invece il primo gol da professionista all’ottava presenza stagionale. Il suo spunto ha dato il via alla vittoria dei suoi. Lui che oggi per la prima volta in stagione è stato schierato come trequartista dopo esser stato impiegato in precedenza come quinto di centrocampo. Un jolly per Colantuono nonostante nasca come mezz’ala o trequartista. Nato in Vallonia, dispone addirittura di un triplo passaporto: quello marocchino grazie al padre di Casablanca, quello italiano grazie ai nonni materni emigrati da Sciacca in Belgio e, appunto, quello belga visto il territorio natio. Lui, per ora, ha deciso di giocare con l’Under20 del Marocco. Cresciuto nello Standard Liegi, nell’aprile 2015 è stato tesserato dal Chievo come svincolato – con una percentuale sulla futura rivendita in favore dello Standard Liegi - grazie alla lungimiranza dell’allora ds Nember che convinse il classe ’97 a firmare dopo averlo sottoposto ad un provino. Elegante e forte tecnicamente, per la capigliatura in patria è sempre stato accostato a Witsel o a Fellaini anche se il suo idolo si chiama Ronaldinho. In prima squadra al Chievo però ha preso come modello Hetemaj, col finlandese che l’ha adottato calcisticamente ponendolo sotto la propria ala protettiva. Maran ne ha apprezzato fin da subito le doti tecniche tanto da portarlo stabilmente in prima squadra facendolo addirittura esordire l’8 genaio 2017 nel match contro l’Atalanta. Poi, altri scampoli di partita in Serie A fino alla decisione in estate del prestito per ‘farsi le ossa’ ed eccolo a Salerno dove sta impressionando positivamente. Fino ad oggi, col suo primo gol da professionista. Dando il via alla prima vittoria di Colantuono sulla panchina della Salernitana e ponendo così fine all’astinenza da vittoria che perdurava dal 28 ottobre.