Saranno più di seimila i tifosi della Salernitana a Empoli. Un vero e proprio esodo, con i biglietti del settore ospiti polverizzati nel giro di mezz'ora. Non solo, perché il club toscano si è trovato costretto ad istituire perfino dei veri e propri settori "misti", in cui si potranno vedere tante maglie granata in mezzo alle sciarpe azzurre della squadra di casa. Anche arrivare al Castellani non è stato semplice, con gli ultimi cinque chilometri prima dell'uscita Empoli Est totalmente bloccati dalle tantissime macchine e dai moltissimi pullman partiti alle sei da Salerno.
Oltre 500 chilometri di passione. Una distanza e una sveglia fissata prestissimo che non hanno spaventato nessuno: "Vada come vada", cantano i tifosi, che all'Arechi - nella partita di andata contro l'Empoli - videro soccombere la prima Salernitana di Colantuono (tre gol nel giro di 13', quattro nel primo tempo). Chi lo avrebbe mai detto che a 180' dalla fine la salvezza sarebbe stata nelle mani di Verdi e compagni. Forse loro sì, ma comunque lo avrebbero pensato in pochi.
"Ci devi credere!": l'attesa della Salernitana
"Ci devi credere!“, cantano dal settore ospiti, accompagnati dai tanti in fila ai tornelli. C'è anche chi ha la maglia di Di Vaio, che nel 1999 firmò l'unica vittoria della Salernitana in A al Castellani. Tre gol, la sua prima tripletta. Chissà se Verdi, Djuric o Bonazzoli avranno visto qualche video su YouTube. Sicuramente sperano in un esito diverso, visto che al termine di quella stagione arrivò comunque la retrocessione. Pensieri brutti che per il momento non sfiorano nessun tifoso.
Spunta anche un bambino, che nel 1999 non era neanche nei progetti del papà, oggi accanto a lui sventolare un bandierone dalle mille battaglie. Il figlio, che lunedì racconterà questa giornata ai compagnetti di scuola, ha una parrucca bionda: "È il nostro piccolo Nicola!“, ci dicono. Sipario. Non in campo però. Lì la partita deve ancora cominciare. Leggi anche - Empoli-Salernitana, le formazioni ufficiali