Meno tre al derby di Milano, dalla Francia ci sarà un fan speciale. Bacary Sagna si dice da sempre attratto dal calcio italiano, pur non avendo mai giocato una partita in serie A: messaggio alle italiane? Il terzino francese, attualmente svincolato, ha approfittato dell'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport per pubblicizzare il suo connazionale Karamoh. "Guarderò sicuramente il derby di Milano" - dichiara Allan - "Il calcio italiano mi ha sempre affascinato. Sono le partite che vorresti sempre giocare. Mi aspetto alto livello e un pareggio. Conosco bene Karamoh. Lì è già famoso. E’ un talento purissimo, più che a Mbappè lo paragonerei a Dembélé del Barcellona. Adesso aspettiamo di vederlo giocare di più. Sarà una grande sorpresa per la Serie A. In Francia abbiamo diversi gioielli e lui è uno di questi".
L'Inter bussò alla porta dell'Arsenal per portare Sagna in Italia: "Ho sentito parlare più volte dei nerazzurri, soprattutto nell’estate in cui sono andato dall’Arsenal al City. All’epoca volevo una nuova avventura in Premier. Per questo non sono approdato a Milano: sono pronto per l'Italia. Seguo molto la serie A, ci sono altre grandi squadre come Napoli, Roma, Milan e Juve. E’ un campionato competitivo. E’ una sfida che prenderei al volo. D'estate ho avuto l’opportunità di firmare con diversi club in Turchia e Inghilterra, oltre a interessamenti in Portogallo, Francia e Italia. Ma io amo competere ai massimi livelli, conosco il mio valore. Per tornare in campo cerco una squadra ambiziosa. Non è questione di soldi".
Un giudizio sulle "big" del calcio italiano: "Juventus? Non è facile dire se vinceranno ancora, ma sono i favoriti. Anche in Champions possono puntare alla vittoria. Difendono bene e sanno come giocare le partite importanti. L’impatto di Matuidi, invece, non mi sorprende. In fase difensiva non molla mai. Tecnicamente non è come Xavi, ma è importante come Busquets per gli equilibri della squadra. E’ uno dei migliori al mondo nel suo ruolo. Roma? Ho giocato con Kolarov e Dzeko nel Manchester City. Con Kolarov parlavamo spesso del calcio italiano. Mi ha anche insegnato qualche parola, chissà...".