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Data: 25/05/2017 -

Sacchi: "Il Napoli dà gioia, il suo gioco regala emozioni: nessuno domina come gli azzurri"

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"De Laurentiis deve continuare a dare fiducia a Sarri: sarà un altro passo verso lo scudetto". Ci crede Arrigo Sacchi, il suo pupillo Sarri può portare lo scudetto al Napoli. L'ex ct della Nazionale esalta l'operato dell'allenatore toscano attraverso le pagine de Il Mattino: "Il Napoli dà gioia, il suo gioco regala emozioni. Nessuno domina la partita come fanno gli azzurri. De Laurentiis deve continuare a dare fiducia a Sarri. E in quel caso il Napoli farà un altro passo verso lo scudetto. Quello di Sarri è un capolavoro". I giocatori della Juventus, invece, sono eroi: "Quando le persone fanno in campo tutto quello che possono sono degli eroi e in quella squadra c’è un gruppo di eroi che viene gestito al meglio da Allegri. Con Max non sono mai tenero? Ma non è vero. E solo che non capisco perché tante volte la Juve sceglie di rintanarsi nella propria metà campo rinunciando al gioco. Sarri non lo fa mai...".

Si torna a parlare del suo Milan: "Non rinunciava mai al possesso. Berlusconi imponeva il suo mantra. Diceva sempre: “vincere, convincere e divertire”. Il merito è qualcosa che ti permette di avere dei riconoscimenti cosa che è successa l’altra sera al San Paolo. Quando una squadra fa tutto quello che può,è giusto premiarla con gli applausi. Anche se è terza. E in un Paese che per ignoranza ha sempre e solo esaltato il risultato, quello che ho visto fare ai tifosi napoletani è davvero eccezionale perché è stata premiata la generosità e la bellezza di una squadra. D’altronde, fecero lo stesso con il mio Milan trent’anni fa...".

Come si arriva al livello dei bianconeri? "Con la pazienza. E con la politica dei piccoli passi. De Laurentiis sta facendo un capolavoro: i conti sono a posto,e questa è una cosa straordinaria nel mondo del calcio. Tanto di cappello. E poi ha avuto l’intuizione geniale di prendere l’allenatore con maggiore sensibilità di gioco. Qualche giorno fa gli hanno rimproverato i punti persi conle piccole e lui fece bene ad arrabbiarsi: ha fatto il record dei punti nella storia del Napoli e c’è chi gli chiede di fare di più?". Ecco cosa fa la differenza nella Juventus: "Quante società italiane, prima di una partita come quella con il Porto, avrebbero messo in tribuna Bonucci per la discussione con il proprio allenatore? Io ho parlato poi col ragazzo qualche giorno dopo e mi disse che l’esclusione era giusta e che aveva fatto bene a lui, all’allenatore e al gruppo. Quella scelta li ha aiutati ad arrivare fino in fondo in campionato e in Champions".

Allegri e Sarri a confronto: "È un altro modo di vedere il calcio. Max è un tattico straordinario e sotto questo aspetto anche lui ha aggiornato il calcio italiano. Ma il Napoli ha un vantaggio: ha una trama, uno spartito di altissimo livello che lo guida e che consente di far avere personalità e sicurezza a giocatori che non ne hanno. Ma Higuain prima di Napoli aveva segnato così tanto? E Mertens? E Insigne quando è esploso? Tutto questo non è un caso, è merito di Sarri. Se il Real dovesse chiedermi un nome da suggerirgli farei il suo, a patto che tolga la tuta. Appagamento dopo i sei scudetti? Se non fosse la Juve, certamente. Ma poiché è la Juve, è impossibile. Lì l’entusiasmo lo dà il club: ci pensa la società a ricordare che c’è prima la squadra e poi il singolo. Due stagioni fa, dopo quella partenza al rallentatore, Allegri disse che poteva essere una stagione di transizione. Marotta e Andrea Agnelli lo bloccarono subito: alla Juve, dissero, non esistono anni di transizione".

Sul Milan: "Non tornerà subito protagonista. Il mercato non colmerà a breve il gap. Poi i soldi bisogna saperli spendere bene". Altri pupilli di Sacchi: "Guardiola, anche se ha avuto dei problemi al Manchester City, mi piace Klopp. In generale, allenatori che mettono davanti il gioco. Conte? Ha dato linearità al Chelsea. Sulla bellezza non ci siamo ma ha dovuto fare necessità virtù prendendo giocatori con caratteristiche diverse, pur se di alto livello. Ma ha sacrificato l’armonia del suo gioco".



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